Il Comitato “RSA Futuro e Speranza” denuncia: personale carente, fondi inadeguati e standard troppo bassi. Urge riformare i parametri regionali.
Una voce dal territorio: la denuncia del comitato
In provincia di Lucca nasce il Comitato RSA Futuro e Speranza, espressione del malcontento crescente tra famiglie, operatori e cittadini di fronte allo stato critico delle Residenze Sanitarie Assistenziali. L’obiettivo è chiaro: chiedere un cambio radicale dei parametri regionali che regolano l’assistenza agli anziani non autosufficienti. La situazione è diventata insostenibile e il rischio è quello di un vero e proprio collasso del sistema assistenziale.
Personale al limite e servizi in affanno
Tra le principali criticità, il comitato segnala il sotto-dimensionamento del personale. La carenza cronica di infermieri e operatori qualificati rende impossibile fornire un’assistenza individualizzata, mettendo in pericolo la salute e la dignità degli ospiti. Le RSA, così, diventano luoghi dove si lotta ogni giorno per mantenere uno standard minimo di assistenza.
Fondi insufficienti e costi reali ignorati
Altro nodo cruciale è quello dei finanziamenti inadeguati. Le attuali tariffe regionali non coprono i costi effettivi di una gestione di qualità. Molte RSA sono così costrette a operare in condizioni di precarietà economica, compromettendo ulteriormente la qualità dei servizi.
L’integrazione sociosanitaria è solo sulla carta
La mancanza di una vera integrazione tra sanità e assistenza è un altro punto dolente. Le RSA sono troppo spesso isolate dal sistema sanitario territoriale, con percorsi di cura frammentati e poco efficaci. Serve un modello realmente integrato, che consideri la persona nella sua globalità.
Controlli carenti, standard troppo bassi
Le differenze qualitative tra una struttura e l’altra sono ancora troppo marcate. Il comitato denuncia la mancanza di standard rigorosi e verifiche puntuali, lasciando spazio a situazioni inaccettabili. L’uniformità della qualità deve diventare un obiettivo imprescindibile.
Un appello alla Regione Toscana: aprire il confronto
Il Comitato chiede l’apertura immediata di un tavolo di confronto con RSA, sindacati, familiari e specialisti del settore. È solo attraverso un dialogo inclusivo che si potranno definire nuovi parametri regionali, all’altezza delle esigenze della popolazione anziana.
Non un costo, ma una risorsa
Le RSA devono tornare a essere viste per ciò che sono: presìdi fondamentali per il benessere della comunità. Investire oggi nelle RSA significa garantire dignità, qualità della vita e speranza a chi ha costruito la nostra società. Il tempo delle attese è finito: è il momento del coraggio politico.
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