Antonio Giagoni ci guiderà attraverso il processo creativo del suo nuovo singolo “Peter-Pan”, svelando i messaggi profondi e le emozioni che ha cercato di trasmettere. Scopriremo come la “Sindrome di Peter-Pan” può essere vista non solo come un difetto, ma come una preziosa risorsa per sfuggire alla noia e alla conformità, e come la musica possa essere un potente veicolo per esplorare tematiche complesse.
Quando hai scoperto la tua passione per la musica e quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della composizione e della registrazione?
Fin da piccolissimo sono sempre stato attratto della musica e dagli strumenti musicali. Mio nonno a tre anni mi regalò una batteria e lì cominciai a sperimentare e a dare sfogo alla mia attrazione, mio padre è un chitarrista, quindi la sera spesso e volentieri mi dava la possibilità’ di strimpellare con lui. Ho iniziato invece a scrivere e a concretizzare questa attività’ dall’età di diciotto anni iniziando subito ad approcciarmi allo studio di registrazione e cominciai anche a lavorarci dentro, davo una mano al produttore a seguire gli altri gruppi.
Nel 2008 hai collaborato con Massimo Luca, storico chitarrista di Lucio Battisti, alla produzione artistica di tre brani. Come è stata questa esperienza e come ha influenzato la tua musica?
Fu un’esperienza bellissima e molto formativa, vi giuro che sentire suonare dal vivo quella chitarra è stata un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Massimo Luca viene ricordato come storico chitarrista di Lucio ed è vero, però ha lavorato veramente con tutti: Concato, Loredana Bertè, Mia Martini, Giorgio Conte, Grignani, Paolo Conte, Bennato, Guccini, Mina, De Andre’ quindi capite bene che non potevo far altro che stare ad ascoltarlo come si ascolta un vecchio saggio.
Nel 2018 hai vinto il premio “miglior cantautore” in occasione del “Premio Lucio Dalla”. Come ti senti riguardo a questo riconoscimento e cosa significa per te?
È stata una soddisfazione incredibile, anche perché’ Lucio Dalla è uno dei miei cantautori e musicisti preferiti, inoltre è stata una bella occasione per fare amicizia con tanti colleghi musicisti, ricordo che si creò una bella armonia fra noi.
Parliamo del tuo progetto solista. Nel 2022 hai iniziato la produzione del tuo primo disco “Canzoni (quasi) fuori moda”. Cosa possiamo aspettarci da questo album e quali sono le tue ispirazioni per questo nuovo percorso musicale?
Sicuramente potete aspettarvi un lavoro fatto con il cuore, un lavoro che è stato spesso messo in stand-by da eventi non dipendenti dalla mia volontà’, tipo la pandemia e che però grazie a queste pause è stato curato e aggiustato nei dettagli e soprattutto è stato prodotto e suonato dalle persone giuste. Diciamo che è un Ep che parla molto di me dal punto di vista di sensazioni interiori in relazione a dinamiche amorose e sociali. Ho cercato di racchiudere alcuni capitoli della mia vita in queste 5 canzoni e grazie ad esse chiudere il cerchio di determinate situazioni. Spero ovviamente che vi piaccia e che sia un nuovo inizio per me in questo caotico mondo musicale.
“Peter-Pan” è il titolo del tuo nuovo singolo. Cosa può dirci sulla canzone? Qual è il significato dietro il titolo e qual è stata l’ispirazione per questa traccia?
Peter-Pan è un brano che affronta con orgoglio personale la tematica della cosiddetta “sindrome di Peter-Pan” dalla quale sono ovviamente affetto e nella quale ritrovo il mio senso di libertà’ e di espressione. Mi fa sentire vivo, mi fa sentire leggero e mi apre molto la mente e la fantasia. Vuole quindi stimolare l’ascoltatore a ricercare dentro di se questo “lato da bambino” per non affogare nella monotonia e nella routine.
Grazie mille, Antonio, per aver condiviso la tua storia e la tua passione per la musica con noi. Non vediamo l’ora di ascoltare il tuo nuovo album e seguire la tua carriera in continua crescita. In bocca al lupo!
Grazie infinite a voi!
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