Home Tecnoscienze Rivoluzione nell’Architettura Scolastica: nasce la prima scuola circolare e smontabile

Rivoluzione nell’Architettura Scolastica: nasce la prima scuola circolare e smontabile

Il progetto innovativo di C+S Architects tra sostenibilità e spazi aperti, finanziato con 7,5 milioni dal Miur, segna l'inizio di una nuova era per le infrastrutture educative in Italia.

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In un’epoca in cui l’architettura sostenibile diventa sempre più una necessità che una scelta, lo studio C+S Architects, con sedi a Treviso e Londra, apre la strada verso una rivoluzione nel design delle infrastrutture scolastiche. La loro ultima impresa è la creazione di una scuola “circolare e smontabile”, un concetto che promette di trasformare l’approccio alla progettazione edilizia scolastica, rendendola flessibile, eco-compatibile e integrata nelle comunità che serve.

Il progetto, che ha recentemente visto la luce grazie al finanziamento di 7,5 milioni di euro dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur), è stato selezionato per il nuovo Istituto Tecnico Malignani di Cervignano del Friuli, una delle tre scuole prototipo pensate per incarnare questa visione innovativa. Oltre a questa, sono in costruzione un asilo nido a Venaria Reale e una scuola primaria a Conegliano, testimoniando l’ampio raggio d’azione del progetto.

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La peculiarità di questi edifici risiede nella loro configurazione circolare, che non solo favorisce l’inclusione e la coesione sociale ma introduce anche un innovativo “kit di montaggio” che permette la completa smontabilità dell’edificio a fine vita. Questo approccio consente di riciclare i materiali costruttivi, riducendo drasticamente l’impatto ambientale delle strutture scolastiche.

Maria Alessandra Segantini col marito Carlo Cappai
Maria Alessandra Segantini col marito Carlo Cappai

Il nuovo Istituto Malignani di Cervignano del Friuli, progettato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, si estende su una superficie di 2.800 mq, arricchita da impianti sportivi e concepita per ospitare fino a 250 studenti. La progettazione ha posto un’attenzione particolare alle dimensioni delle aule, più generose rispetto agli standard, e alla creazione di uno spazio centrale aperto che funge da cuore pulsante dell’istituto, promuovendo l’interazione e l’apprendimento condiviso.

La sostenibilità è un cardine del progetto: tutti gli edifici sono classificati NZEB (Nearly Zero Energy Building), segnale di un’architettura che guarda al futuro senza dimenticare il legame con la tradizione e l’innovazione responsabile. Materiali come il sughero e il calcestruzzo cellulare tipo YTONG sono stati scelti per le loro proprietà isolanti e per la loro capacità di integrarsi con il contesto ambientale, garantendo al contempo comfort e funzionalità.

Questo progetto non solo rappresenta un passo avanti nell’edilizia scolastica ma segna anche un momento significativo nella riflessione sullo spazio pubblico e sul ruolo delle scuole come centri di vita comunitaria. La visione di C+S Architects, che da vent’anni lavora sull’idea di spazio collettivo aperto e condiviso, trova nella scuola circolare e smontabile la sua massima espressione, offrendo un modello replicabile che potrebbe ben presto diventare il nuovo standard per l’architettura scolastica in Italia e nel mondo.

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