Home Economia Rivoluzione nei CDA: 212 rinnovi in tre anni tra energia, finanza e...

Rivoluzione nei CDA: 212 rinnovi in tre anni tra energia, finanza e difesa

Unimpresa svela il dossier sui cambi di governance nelle partecipate del MEF: focus su Eni, Poste, Leonardo e Ferrovie

loghi partecipate
loghi partecipate
Pubblicità
Condividi

Un’ondata di rinnovi nelle partecipate del MEF

Si preannuncia un triennio decisivo per il sistema delle società partecipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con 212 rinnovi previsti tra il 2025 e il 2027 negli organi di governance. Secondo il Centro studi di Unimpresa, nel 2025 saranno rinnovati 58 consigli di amministrazione, nel 2026 toccherà a 72, mentre il 2027registrerà ben 82 avvicendamenti. I cambiamenti interesseranno asset strategici nei settori dell’energia, dei trasporti, della difesa e dei servizi finanziari.

Pubblicità

Complessivamente, il dossier evidenzia la presenza di 238 amministratori, di cui 98 donne (41,2%) e 140 uomini (58,8%), con un crescente peso della rappresentanza femminile, in linea con la normativa sulle quote di genereintrodotta nel 2021.

I big del settore sotto i riflettori: Eni, Poste, Leonardo e Ferrovie

Tra le aziende protagoniste della stagione di rinnovi, spiccano colossi come Eni, Poste Italiane, Leonardo e Ferrovie dello Stato.

  • Eni vedrà il rinnovo del proprio Consiglio di amministrazione nel 2025, un passaggio strategico per la sua espansione nei settori dell’idrogeno e della decarbonizzazione.
  • Poste Italiane si prepara a un cambio ai vertici in coincidenza con la cessione di una quota della partecipazione statale.
  • Leonardo, leader nella difesa e aerospazio, punterà su cybersecurity, intelligenza artificiale e sistemi aeronautici di nuova generazione.
  • Ferrovie dello Stato rinnoverà gli organi di governance nel 2027, per ridefinire il piano di investimenti infrastrutturali e l’espansione dell’alta velocità nel Sud Italia.

Governance e strategie per il futuro

Il dossier di Unimpresa evidenzia la necessità di un rafforzamento della governance, bilanciando continuità gestionale e innovazione. La transizione energetica e l’innovazione tecnologica rappresentano due delle principali sfide che i nuovi board dovranno affrontare.

Il governo italiano ha l’opportunità di rinnovare e consolidare le proprie partecipazioni pubbliche, garantendo una gestione efficiente e allineata alle esigenze di un mercato sempre più competitivo.

Il ruolo strategico delle società partecipate

Il MEF detiene partecipazioni dirette e indirette in 39 società, suddivise in:

  • 6 società quotate
  • 6 con strumenti finanziari quotati
  • 27 non quotate

Tra le aziende più strategiche rientrano Snam, Terna e Italgas, impegnate nella sostenibilità energetica e nella sicurezza degli approvvigionamenti. Anche Monte dei Paschi di Siena, con la recente riduzione della partecipazione statale, dovrà ridefinire la propria strategia commerciale e di ristrutturazione.

Un’opportunità per il cambiamento

Con il susseguirsi dei rinnovi nei CDA, le aziende pubbliche avranno la possibilità di consolidare nuove strategie di crescita e rafforzare la propria competitività internazionale. La sfida principale sarà mantenere un equilibrio tra esperienza e innovazione, assicurando una gestione efficiente e sostenibile.

Pubblicità

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!