Home Spettacolo Ravello Festival, salto nel tempo con Pablo Heras-Casado  e l’ensemble Anima Eterna Brugge

Ravello Festival, salto nel tempo con Pablo Heras-Casado  e l’ensemble Anima Eterna Brugge

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Il penultimo appuntamento del cartellone della 70esima edizione del Ravello Festival vedrà sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, sabato 27 agosto (ore 19.30), Pablo Heras-Casado alla guida dell’Anima Eterna Brugge.

Il maestro granadino, al debutto sul palco di Ravello, ha stretto con l’ensemble d’epoca olandese affiliata al Concertgebouw di Bruges una collaborazione artistica che nei prossimi anni, lo vedrà girare l’Europa eseguendo le sinfonie di Anton Bruckner. Prima tappa di questa collaborazione, in questo 2022, l’esecuzione della Settima Sinfonia.

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Agli inizi della sua storia Anima Eterna Brugge, fondata nel 1987 dal direttore e clavicembalista Jos van Immerseel, si è concentrata sulla musica barocca, per poi conquistare gradualmente il repertorio classico, romantico e persino quello del primo Novecento.

Oggi l’ensemble è una realtà unica nel panorama mondiale delle compagini orchestrali. I musicisti, infatti, utilizzano strumenti originali senza però trascurare una continua ricerca nell’interpretazione e nell’esecuzione del loro repertorio. L’orchestra salirà quindi sul palco della Città della Musica con gli stessi strumenti, archi e forze orchestrali utilizzati ai tempi di Bruckner, incluso il suono storico della famosa “tuba di Wagner”.

Questo strumento inventato nel 1876 da Adolphe Sax fu richiesto dallo stesso Richard Wagner che voleva uno strumento che avesse un suono tra il corno francese e il saxhorn; originariamente creato per la tetralogia dell’Anello del Nibelungo, ha trovato spazio in molte composizioni e in particolare proprio in quelle di Bruckner: il secondo movimento della Settima Sinfonia inizia con un passo affidato alle tube wagneriane in omaggio al Maestro cui il Ravello Festival è dedicato.

Wagner che ritorna anche con Heras-Casado, direttore internazionalmente molto apprezzato e dalla carriera molto diversificata, che il prossimo anno dirigerà il Parsifal all’inaugurazione del festival di Bayreuth. È il primo direttore spagnolo a occupare il prestigioso podio del Teatro della famosa collina verde – ad eccezione delle rappresentazioni de La Valchiria dirette da Placido Domingo nel 2018 -, unendo il suo nome a un impressionante elenco di grandi bacchette. Una circolarità che si chiude, dunque, passando per Ravello dove proprio Domingo – era il 1997 – fu protagonista nel Parsifal.

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