Una proposta di tregua sul tavolo di Mosca
La guerra in Ucraina potrebbe assistere a una svolta temporanea: il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che valuterà attentamente la proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per una tregua di 30 giorni mirata a fermare gli attacchi alle infrastrutture civili. “Tutto questo merita di essere studiato attentamente. Forse a livello bilaterale a seguito di un dialogo. Non lo escludiamo”, ha detto Putin, lasciando intravedere un’apertura al confronto.
Una tregua che solleva sospetti
Nonostante l’apparente disponibilità al dialogo, Mosca mantiene un tono accusatorio nei confronti di Kiev. Secondo Putin, l’Ucraina starebbe nascondendo obiettivi militari all’interno o nei pressi di infrastrutture civili, con un riferimento diretto alla città di Odessa. Proprio qui, pochi giorni fa, un attacco russo ha colpito una fattoria, sollevando critiche internazionali.
Odessa nel mirino: infrastrutture civili o basi strategiche?
Il riferimento a Odessa non è casuale. La città portuale rappresenta un nodo logistico fondamentale per l’Ucraina. La Russia afferma che in queste zone siano presenti depositi militari mimetizzati da strutture agricole o residenziali. Tali dichiarazioni, se confermate, solleverebbero dubbi sulla reale possibilità di rispettare una tregua mirata solo a proteggere i civili, considerando la presunta commistione tra infrastrutture civili e militari.
Un possibile spiraglio diplomatico?
L’apertura di Putin, seppur condizionata e piena di riserve, potrebbe essere letta anche come un segnale diplomatico verso una de-escalation temporanea, forse per motivi tattici o di pressione internazionale. Resta ora da capire se le analisi di Mosca porteranno a una pausa nei combattimenti o se si tratterà dell’ennesima finestra di tregua che si chiuderà rapidamente.
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