Pubblica amministrazione 4.0: con il Decreto PA via a concorsi smart e stipendi più equi

La riforma è legge: approvato il Decreto PA

Con il via libera definitivo del Senato, il Decreto PA è ora legge dello Stato. A dichiararlo con soddisfazione è il ministro Paolo Zangrillo, che parla di un traguardo importante per rendere la pubblica amministrazione più efficiente, moderna e vicina ai cittadini.

Il provvedimento, composto da 22 articoli, interviene su diversi fronti cruciali: reclutamento del personaleformazione continua, riequilibrio tra enti centrali e locali, e supporto concreto ai territori colpiti da emergenze.

Assunzioni più semplici e mirate: focus sui giovani e sugli ITS

Una delle novità più rilevanti riguarda il sistema di reclutamento: il Decreto punta ad attrarre nuovi talentivalorizzando i diplomati degli ITS Academy, ossia gli istituti tecnici superiori a forte vocazione tecnologica.

Il rafforzamento della Commissione RIPAM renderà i concorsi pubblici più rapidi, trasparenti e orientati alla selezione di profili altamente qualificati. Obiettivo: rispondere al fabbisogno delle amministrazioni con persone competenti e già formate per affrontare sfide complesse.

Equità per gli enti locali: aumenti salariali per riequilibrare il sistema

Il Decreto interviene in maniera decisa anche sulla disparità salariale tra enti centrali e periferici. Arriva infatti un incremento del salario accessorio per i dipendenti pubblici degli enti locali, un passo concreto per correggere una storica asimmetria economica.

Questa misura vuole riconoscere il ruolo fondamentale dei dipendenti pubblici che operano nei comuni, province e regioni, garantendo loro migliori condizioni economiche e motivazione.

Più risorse per le aree in emergenza

Non mancano misure straordinarie per potenziare la presenza dello Stato nelle aree colpite da calamità: previsto un rafforzamento del personale nelle zone terremotate del 2009 e del 2016, e in quelle alluvionate nel maggio 2023 in Emilia-RomagnaMarche e Toscana.

Un modo concreto per sostenere la ripartenza e non lasciare soli territori in difficoltà, dando risposte reali e tempestive.

Il commento del ministro: “Anticipare il cambiamento, non solo inseguirlo”

Zangrillo sottolinea l’importanza di questa riforma come svolta culturale prima ancora che amministrativa. “Il nostro obiettivo – dice – è anticipare il cambiamento, non semplicemente reagire. Costruiamo una PA all’altezza delle sfide europee e vicina a chi ci lavora ogni giorno con dedizione”.

È un messaggio forte rivolto ai cittadini, alle imprese e agli stessi dipendenti pubblici: il cambiamento è già cominciato, e passa attraverso competenza, motivazione e organizzazione.

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