Le indicazioni della SINU sulla corretta assunzione proteica, tra etichette, rischi per la salute e fake news alimentari
Un boom proteico da leggere con attenzione
Negli ultimi anni, i prodotti ricchi di proteine hanno invaso gli scaffali dei supermercati e le routine alimentari degli italiani. Barrette, yogurt, latte, bevande vegetali, pancake, salumi, persino gelati: tutti promettono benefici per chi vuole perdere peso o mantenersi in forma. Ma la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) invita alla prudenza: non si tratta solo di quantità, ma soprattutto di qualità.
Secondo il Regolamento europeo n.1924/2006, un prodotto può definirsi “fonte di proteine” solo se almeno il 12% del suo valore energetico deriva da queste, mentre per “alto contenuto” si sale al 20%. Ma la percentuale di prodotti così etichettati, pur crescendo, mostra segnali di rallentamento: nel 2024, secondo l’Osservatorio Immagino GS1 Italy, solo il 4% degli oltre 3.300 prodotti analizzati aveva indicazioni proteiche in etichetta.
Non basta dire “più proteine” per mangiare meglio
Dai dati emerge chiaramente una verità scomoda: molti consumatori credono erroneamente che più proteine significhi automaticamente una dieta più sana. Eppure, avverte la prof.ssa Daniela Martini (Università di Milano e SINU), l’assunzione proteica media italiana è già superiore al fabbisogno, rendendo inutile e potenzialmente dannoso l’eccesso.
Le linee guida dei nuovi LARN confermano che assumere molte proteine animali (in particolare da carni rosse e trasformate) può aumentare il rischio di mortalità, mentre quelle vegetali sembrano associarsi a una riduzione delle malattie cardiovascolari e della mortalità generale.
Proteine vegetali: vantaggi, ma occhio alla lavorazione
Non tutte le proteine sono uguali. Quelle vegetali, contenute in alimenti come legumi, noci, cereali integrali, possono offrire benefici anche grazie alla presenza di fibre, antiossidanti e composti bioattivi. Ma è fondamentale valutarne anche la qualità, ovvero il profilo aminoacidico e il livello di processamento.
Come ricorda la dott.ssa Sabina Sieri (Istituto Nazionale dei Tumori), abbinare legumi e cereali resta una strategia nutrizionale efficace per ottenere una proteina completa e facilmente utilizzabile dall’organismo. Alcuni processi industriali, invece, possono ridurre la biodisponibilità delle proteine e alterarne l’efficacia nutrizionale.
Fake news e marketing ingannevole: i pericoli della disinformazione
A complicare le scelte alimentari c’è l’enorme quantità di fake news e promesse miracolose associate al consumo di proteine. Tra le più comuni, quella secondo cui eliminare carboidrati e aumentare le proteine aiuti a dimagrire. O ancora, l’idea che servano più proteine “per tutti”, a prescindere da età, attività fisica o stato di salute.
In realtà, una dieta equilibrata e ben pianificata è in grado di garantire tutti gli amminoacidi necessari senza eccessi, puntando su fonti vegetali poco lavorate e riducendo carni conservate e formaggi salati.
Meno marketing, più informazione
Secondo la SINU, non esiste alcuna emergenza legata alla carenza proteica in Italia. Piuttosto, è necessario educare i consumatori a leggere le etichette, evitare il “fai da te” nutrizionale e comprendere il valore di una dieta varia e sostenibile.
In sintesi, le proteine non vanno demonizzate, ma neanche idolatrate: come sempre, la chiave è l’equilibrio.
Domande e risposte
1. Quante proteine servono davvero ogni giorno?
Dipende da età, peso e attività fisica, ma per un adulto sano bastano circa 0,8 g per kg di peso corporeo.
2. Le proteine vegetali sono complete?
Non sempre, ma l’abbinamento legumi+cereali garantisce tutti gli amminoacidi essenziali.
3. I prodotti “high protein” fanno dimagrire?
No, non direttamente. Dimagrire dipende da bilancio calorico e stile di vita.
4. È pericoloso mangiare troppe proteine?
Sì, in particolare quelle animali in eccesso sono legate a rischi cardiovascolari e metabolici.
5. Meglio le proteine in polvere o naturali?
Meglio sempre privilegiare alimenti naturali, salvo specifiche indicazioni mediche.
6. Le proteine aiutano a tonificare i muscoli?
Sì, se abbinate ad allenamento costante e dieta equilibrata.
7. Serve mangiare proteine ad ogni pasto?
Non necessariamente, ma distribuirle nella giornata aiuta l’assorbimento.
8. I bambini hanno bisogno di più proteine?
Sì, in proporzione al peso, ma basta una dieta varia per soddisfarne il fabbisogno.
9. Come si riconosce un prodotto “troppo lavorato”?
Occhio a etichette lunghe, additivi, conservanti e ingredienti sconosciuti.
10. Quali sono le migliori fonti vegetali di proteine?
Legumi, frutta secca, semi, tofu, tempeh, quinoa e cereali integrali.
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