
Un’innovazione nella protesica
Sette pazienti che avevano subito l’amputazione della gamba sono tornati a camminare grazie alla prima protesi completamente collegata al sistema nervoso. Questo straordinario risultato è stato pubblicato su Nature Medicine dal Massachusetts Institute of Technology e dal Brigham and Women’s Hospital.
Un’interfaccia rivoluzionaria
La novità di questa protesi bionica risiede nell’uso di un’interfaccia che collega la protesi direttamente al sistema nervoso dei pazienti. Questo permette un controllo più naturale e preciso dell’arto artificiale, migliorando significativamente la qualità della vita degli amputati.
Conservazione della percezione dell’arto
L’intervento chirurgico necessario per l’installazione della protesi preserva la percezione della posizione dell’arto. Questo significa che i pazienti possono avvertire la presenza della gamba bionica come se fosse un’estensione naturale del loro corpo, facilitando il processo di adattamento e l’uso quotidiano della protesi.
Una collaborazione internazionale
Il successo di questa innovazione è il frutto della collaborazione tra il Massachusetts Institute of Technology e il Brigham and Women’s Hospital. Questi istituti di ricerca di eccellenza hanno unito le loro forze per sviluppare una soluzione che potrebbe rivoluzionare il campo delle protesi e restituire speranza a milioni di persone in tutto il mondo.
Verso un futuro migliore
Grazie a questa tecnologia, il futuro delle protesi appare sempre più promettente. La possibilità di controllare un arto artificiale con il cervello apre nuove prospettive per il miglioramento della mobilità e dell’autonomia delle persone amputate, segnando un importante passo avanti nella medicina e nella scienza.