
Negli ultimi giorni si sono diffuse notizie allarmanti sugli aumenti dei prezzi delle auto nel 2024. Molti media hanno riportato informazioni che parlano di un incremento medio di 1.000 euro, generando confusione tra consumatori e operatori del settore. L’UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, interviene per riportare chiarezza e confutare numeri distorti.
I dati reali del mercato
Secondo le rilevazioni ufficiali, il fatturato del settore auto è cresciuto solo dello 0,3%, passando da 46,79 miliardi a 46,91 miliardi di euro, e non del 3% come erroneamente riportato. Il numero delle immatricolazioni è sceso dello 0,5%, non dell’1%. Ma il punto più controverso riguarda il prezzo medio delle auto, aumentato di soli 228 euro (+0,8%) e non di 1.000 euro come alcune fonti sostenevano.
UNRAE evidenzia come commentare il prezzo medio totale sia fuorviante: il valore è influenzato dal mix di modelli e segmenti e non da un generico aumento dei listini. Se, per esempio, il mercato si spostasse verso auto di fascia alta, il prezzo medio crescerebbe senza che vi sia un effettivo rincaro dei singoli modelli.
Falsi miti sui prezzi e sulle offerte
Alcune delle fake news più diffuse parlano della scomparsa delle auto sotto i 14.000 euro, ma i dati ufficiali indicano che questa fascia rappresenta ancora il 5% del mercato. Anche le vetture sotto i 20.000 euro coprono il 30% del totale e non il 20% come sostenuto da alcune fonti. Inoltre, le auto nei segmenti A e B – considerati di fascia più economica – continuano a rappresentare una quota di mercato consistente, rispettivamente 8,3% e 48,1%.
Un altro aspetto sottolineato da UNRAE riguarda il presunto calo degli sconti. Il vero cambiamento è stato il declino del noleggio a lungo termine, un canale che tradizionalmente offre forti sconti. Questa riduzione ha abbassato lo sconto medio ponderato, ma non ha modificato le condizioni per i privati.
Aumenti nel lungo periodo: cause e contesto
Se si guarda oltre il 2024, il costo delle auto è effettivamente cresciuto in modo significativo negli ultimi anni. Tuttavia, questo fenomeno ha spiegazioni precise:
- Maggiore dotazione tecnologica: oggi le auto includono dispositivi di sicurezza avanzati (ADAS) e sistemi di infotainment sofisticati.
- Aumento dei costi di produzione: il prezzo delle materie prime è aumentato, con rincari a due cifre per i materiali tradizionali e a tre cifre per quelli critici usati nei veicoli più moderni.
- Costi energetici e logistici in crescita: la produzione automobilistica è altamente energivora e le recenti crisi geopolitiche hanno fatto lievitare i costi di trasporto e distribuzione.
L’idea che le case automobilistiche stiano speculando sugli aumenti è quindi priva di fondamento. I prezzi riflettono un mercato in trasformazione e nuove esigenze di produzione e sicurezza.
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