Il ricorso degli esercenti contro l’ordinanza
Gli esercenti di piazza Muzii a Pescara hanno depositato un ricorso al Tar per chiedere la sospensione dell’ordinanza comunale che impone la rimozione dei tavolini esterni entro la mezzanotte. L’avvocato Andrea Lucchi, che rappresenta i locali, evidenzia irregolarità tecniche e amministrative alla base delle decisioni prese dal Comune.
Tra le criticità emergono l’eccesso di potere da parte dell’amministrazione, la mancanza di nuovi rilievi acustici e l’irregolarità dei fonometri utilizzati, che non rispettano gli standard di precisione richiesti.
Fonometri non a norma e dati acustici obsoleti
Secondo il ricorso, i fonometri installati in piazza Muzii sono di classe 2, mentre la normativa prevede dispositivi di classe 1, più precisi e affidabili. Questo aspetto potrebbe rendere impugnabili i rilievi effettuati.
Inoltre, gli ultimi dati disponibili risalgono a luglio 2023, mentre quelli usati per il Piano di risanamento acustico sono del 2021. Nonostante la riduzione dei decibel rilevata, il Comune ha imposto misure restrittive basate su rilevamenti ormai superati.
Il problema del rumore e il dialogo mancato
Gli esercenti sottolineano che il vero problema della zona è il rumore antropico e chiedono interventi concreti, come il posizionamento di teli fonoassorbenti. Tuttavia, il tavolo tecnico previsto dal Piano non ha mai coinvolto rappresentanti dei commercianti e dei residenti, rendendo le decisioni poco trasparenti.
Fabrizio Vianale di Confartigianato Pescara critica la gestione: “I rappresentanti sono stati convocati solo per comunicare decisioni già prese. Le restrizioni imposte penalizzano l’economia del food e del divertimento, che è fondamentale per Pescara”.
La movida continua all’interno
Nonostante l’ordinanza, i locali non chiudono a mezzanotte: il servizio all’interno prosegue, garantendo un’offerta di svago e sicurezza nel cuore della città. Gli esercenti invitano a trovare soluzioni che rendano la movida compatibile con le esigenze dei residenti.