Papa Francesco, l’ultimo abbraccio al mondo

L’addio a Papa Francesco: la prima Congregazione dei cardinali

Si è riunita in Vaticano la prima Congregazione generale dei cardinali, nell’aula del Sinodo, per definire i dettagli dell’ultimo saluto a Papa Francesco, scomparso pochi giorni fa. Secondo l’Ordo Exsequiarum Roman Pontificis, il documento che regola le esequie papali, i funerali devono svolgersi tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte: sarà quindi sabato 26 aprile, alle ore 10, sul sagrato della Basilica di San Pietro. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re.

Una bara semplice, un rosario tra le mani e l’abbraccio dei fedeli

Le prime immagini diffuse mostrano Papa Francesco nella cappella di Santa Marta, deposto in una semplice bara di legno, indossando la casula rossa e con il rosario tra le mani. Una scena toccante, che rappresenta lo spirito umile e vicino alla gente che ha sempre contraddistinto il suo pontificato. Il corpo sarà traslato in San Pietro domani mattina alle 9 e sarà esposto ai fedeli fino a mezzanotte, permettendo un ultimo omaggio a chi ha amato il suo messaggio.

“La morte è un nuovo inizio”: il testamento spirituale inedito

Nel giorno successivo alla sua scomparsa, è stato diffuso un testo inedito di Papa Francesco, una prefazione al libro del cardinale Angelo Scola. Le parole del Papa offrono consolazione e speranza, ricordando che “la morte non è la fine, ma l’inizio di qualcosa di nuovo”. Un concetto ribadito con forza: “Vivremo qualcosa che mai abbiamo vissuto pienamente: l’eternità”. Un testamento spirituale potente, che riflette la sua visione di vita eterna vissuta anche nei gesti quotidiani.

La commozione globale: cordoglio dalla Cina a Gaza

Il dolore per la scomparsa di Papa Francesco ha unito il mondo intero. Anche la Cina ha espresso cordoglio ufficiale, sottolineando i rapporti costruttivi avviati negli ultimi anni con la Santa Sede. Commovente anche il ricordo di padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, che ha rivelato l’ultima telefonata del Papa, il sabato della gloria: una voce di conforto e preghiera anche nei momenti più difficili del conflitto in Terra Santa.

Cinque giorni di lutto nazionale e uno stop allo sport

In Italia, il Consiglio dei Ministri ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale, con l’impegno di garantire la massima sicurezza per i funerali che vedranno la partecipazione di 200mila persone e oltre 100 delegazioni straniere. Anche lo sport italiano si fermerà: sabato 26 aprile saranno sospesi tutti gli eventi sportivi. È stato previsto un minuto di raccoglimento in ogni manifestazione agonistica della settimana.

Le ultime parole e il gesto d’addio

Secondo l’infermiere personale Massimiliano Strappetti, le ultime parole del Papa sono state “Grazie per avermi riportato in piazza”, un chiaro riferimento al suo desiderio di restare vicino ai fedeli fino alla fine. Anche poco prima del decesso, Papa Francesco ha salutato con un gesto affettuoso, lasciando il segno di una presenza che ha saputo unire con umanità, ascolto e coraggio.

L’Italia si prepara: sicurezza, cerimonie sobrie e visita di Mattarella

La macchina organizzativa è già in moto. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Santa Marta per rendere omaggio alla salma, accompagnato dalla figlia Laura. Il Governo ha stanziato 5 milioni di euro per le misure straordinarie, mentre le celebrazioni del 25 aprile si svolgeranno con sobrietà, in rispetto dei giorni di lutto.

Un’eredità che non finisce

Papa Francesco lascia un’eredità spirituale e umana senza precedenti. Dalla sua scelta del nome alla sua voce instancabile per i poveri, gli emarginati e la pace, ha saputo ridare forza e speranza a un mondo spesso smarrito. Sabato 26 aprile, San Pietro sarà il cuore del mondo: l’ultimo saluto a un Papa che resterà nel cuore di credenti e non credenti.

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