
Il Santo Padre ha vissuto una giornata difficile a causa di due episodi di insufficienza respiratoria acuta, provocati da un eccessivo accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. La situazione ha richiesto l’intervento medico con due broncoscopie per rimuovere le secrezioni e ristabilire una respirazione più efficace.
Condizioni di salute del Papa: interventi e prognosi
Secondo il bollettino medico ufficiale, nel pomeriggio è stato necessario ricorrere alla ventilazione meccanica non invasiva, un metodo che supporta la respirazione senza intubazione, utilizzato spesso nei pazienti con problemi polmonari.
Nonostante le difficoltà, il Papa è rimasto sempre vigile, orientato e collaborante, segno di una buona resistenza fisica e mentale. Tuttavia, la prognosi resta riservata, il che suggerisce che i medici vogliano monitorare attentamente l’evoluzione del suo stato di salute prima di pronunciarsi su un miglioramento o su eventuali complicazioni.
Il messaggio del Pontefice: “Non sarà la tecnocrazia a salvarci”
Nonostante le sfide mediche, Papa Francesco non ha smesso di comunicare il suo pensiero. Nel suo messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita, datato 26 febbraio dal Policlinico Gemelli, ha espresso preoccupazione per la crescente irrilevanza degli organismi internazionali.
Secondo il Pontefice, questi enti sono sempre più minati da atteggiamenti miopi, focalizzati esclusivamente sulla tutela degli interessi nazionali e particolari, piuttosto che su una visione globale e solidale.
La scienza offre nuove conoscenze, ma il Papa mette in guardia da una deregulation utilitarista e neoliberista, che rischia di trasformare il mondo in un’arena dominata dalla legge del più forte. Il suo messaggio è chiaro: il progresso tecnologico non deve diventare un mezzo di sopraffazione o di esclusione sociale.