Oro sopra i 100 euro al grammo: la bussola della fiducia mondiale

Bilancia dorata che pesa un lingotto d’oro e il pianeta Terra in equilibrio.

Anche dopo l’accordo USA-Cina, il metallo prezioso resta lo specchio delle paure e della politica globale

L’oro, bene rifugio e barometro del mondo

Nonostante il recente accordo sui dazi tra Stati Uniti e Cina, il prezzo dell’oro si mantiene stabilmente sopra i 100 euro al grammo. Lo conferma il Centro studi di Unimpresa, che evidenzia come la tregua commerciale abbia solo attenuato temporaneamente la domanda, senza intaccare i fattori strutturali che sostengono il valore del metallo prezioso: inflazionetensioni geopolitiche e fragilità delle catene di fornitura globali.

«L’oro è prima di tutto un bene politico – osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – sale quando la politica vacilla. È la voce più solida del bilancio nazionale.»

Un valore politico, non solo finanziario

Negli ultimi anni, l’oro è tornato a essere strumento di potere economico.
Stati Uniti e Germania lo utilizzano come riserva strategica, mentre Cina e Russia lo accumulano per ridurre la dipendenza dal dollaro.
L’eliminazione dell’incentivo fiscale cinese sulle vendite interne appare come una mossa tattica, non come un disimpegno strutturale.

L’Italia e le sue 2.452 tonnellate di sicurezza

Con 2.452 tonnellate di riserve auree, l’Italia è quarta al mondo dopo Stati Uniti, Germania e Francia.
Per il nostro Paese, l’oro rappresenta una diga contro crisi valutarie e geopolitiche, oltre a una garanzia di credibilità internazionale. In tempi di debiti elevati e politiche monetarie incerte, resta un pilastro di sovranità economica.

Lingottini, monete e strumenti d’investimento

Parallelamente cresce l’interesse dei risparmiatori italiani verso lingotti e monete d’oro come investimento prudenziale.
Le famiglie scelgono il metallo giallo per difendersi dall’inflazione e dalla volatilità dei mercati finanziari, consapevoli che l’oro non conosce default.
È un bene reale, liquido e universale, ma va inserito con equilibrio in un portafoglio diversificato.

Perché l’oro resta sopra i 100 €/g

Il Centro studi di Unimpresa prevede che il prezzo rimarrà stabilmente sopra i 100 €/g, sostenuto da tre fattori chiave:

  1. Incertezza geopolitica diffusa
  2. Inflazione persistente
  3. Politiche monetarie prudenti delle principali banche centrali

Quando gli algoritmi oscillano e le valute perdono credibilità, l’oro torna a essere linguaggio universale della fiducia, la bussola del mondo instabile.