Il fenomeno Isis che vuole costituire lo stato islamico su vasta scala è ormai noto da tempo ed ha penetrato la sensibilità delle persone tutte grazie anche alla diffusione da parte dei media delle decapitazioni dei giornalisti anglo americani. I raid sono in corso da tempo in Iraq prima e in Siria poi. Eppure il segretario generale delle Nazioni Unite oggi chiede una posizione forte e unita, posizione che già dovrebbe essersi verificata in passato e che invece la richiesta dell’alto esponente della massima organizzazione internazionale va presagire difficile e forse anche irrealizzabile. Il segretario generale dell’Onu ha incontrato al margine dell’Assemblea generale che si apre oggi a New York il segretario Nato, Rasmussen, con il quale ha concordato la necessità di una posizione “forte e unita” della comunità internazionale contro la “pericolosa minaccia” dei jihadisti.
Ban ha incontrato poi il presidente iraniano Rohani e ha invitato Teheran a “impegnarsi costruttivamente in Iraq, Siria e Afghanistan”. Secondo la Cnn,gli Usa hanno informato Teheran dei raid in Siria.Una collaborazione dell’Iran potrebbe infatti non solo essere strategica contro Isis ma potrebbe costituire quel collante ideale di unione forte del quale le Nazioni Unite raramente hanno potuto beneficiare.
ONU. Ban ki Moon chiede posizione unita e forte contro l’Isis
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