Obesità: il nemico invisibile che minaccia anche i falsi magri

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Il pericolo nascosto dell’obesità viscerale

In occasione della Giornata Mondiale contro l’Obesità, gli esperti dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milanolanciano un allarme: l’eccesso di grasso corporeo non riguarda solo chi appare sovrappeso, ma anche chi ha un peso nella norma. Questo fenomeno, spesso sottovalutato, può aumentare significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiometaboliche e alcuni tipi di tumore.

I numeri dell’obesità in Italia

I dati del 2023 rivelano che il 43% degli adulti italiani è in sovrappeso o obeso, con picchi del 52% in Molise e del 51% in Campania. Tra i bambini, la situazione è altrettanto preoccupante: il 19% è in sovrappeso e il 10% obeso. Il Sud Italia detiene il triste primato, con la Campania che sfiora il 44% di eccesso ponderale. Tuttavia, il problema non è solo il peso, ma anche la sua distribuzione.

“Esistono persone apparentemente normopeso, ma con un’eccessiva concentrazione di grasso viscerale, il più pericoloso per la salute”, spiega la Dottoressa Sabina Sieri dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Questa condizione, definita anche obesità nascosta, aumenta il rischio di resistenza insulinica, iperglicemia, dislipidemia e ipertensione, avvicinando queste persone ai livelli di rischio di chi è clinicamente obeso.

Il ruolo della sedentarietà e dei cibi ultraprocessati

Uno studio europeo, l’EPIC, ha confermato la stretta correlazione tra obesità e tumori, in particolare quelli al colon, prostata, endometrio e pancreas. Ma come mai, in un Paese famoso per la dieta mediterranea, i tassi di obesità sono così alti? Gli esperti puntano il dito contro la sedentarietà e il consumo di cibi ultraprocessati, ricchi di calorie e poveri di fibre, che favoriscono l’aumento di peso attraverso formulazioni che stimolano l’appetito.

Nuove strategie per combattere l’obesità

A gennaio, l’obesità è stata ufficialmente riconosciuta come patologia a sé stante e non solo come fattore di rischio, aprendo la strada a nuove strategie di prevenzione e trattamento. “L’approccio migliore resta sempre lo stesso”, afferma il Professor Claudio Vernieri, oncologo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: “alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e supporto medico personalizzato“.

L’obesità e la prognosi oncologica

L’obesità non è solo un problema di prevenzione, ma anche una sfida per chi già combatte il cancro. Il Professor Filippo De Braud, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica, sottolinea come il sovrappeso possa compromettere la prognosi oncologica, danneggiando la funzionalità degli organi e aumentando la tossicità delle terapie.

Quali sono le vostre opinioni su questo tema? Avete mai considerato i rischi dell’obesità nascosta? Lasciate il vostro commento nel form qui sotto!

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