Home Economia Noleggio a lungo termine: il business accelera, ma non per tutti

Noleggio a lungo termine: il business accelera, ma non per tutti

Nel primo trimestre 2025 crescono i contratti, trainati da dealer, privati e noleggio a breve. Ma calano le aziende non automotive

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I numeri del noleggio a lungo termine nel 2025

Nel primo trimestre del 2025 il noleggio a lungo termine di autovetture e fuoristrada conferma la sua centralità nel mercato automobilistico italiano. Secondo i dati UNRAE, basati sulle informazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono stati stipulati 254.328 contratti, segnando una crescita del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Il panorama evidenzia come siano le Società a trainare il settore, con l’84,7% dei contratti, contro il 15,3% stipulato dai Privati. Tuttavia, se da un lato il settore continua a crescere, dall’altro alcune categorie aziendali mostrano segnali di flessione.

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Chi sale e chi scende: le dinamiche tra le società

Analizzando più nel dettaglio le categorie di sottoscrittori, emergono forti contrasti. Le aziende non automotive, che rappresentano ancora il 64,4% dei contratti totali, registrano un calo degli stessi pari a -11,1%. A controbilanciare questo calo sono le performance di altri attori: le società di noleggio a breve termine segnano un’impennata del +300,9%, grazie al rinnovo delle flotte aziendali; i dealer e costruttori crescono del +55,6%, mentre le società di noleggio a lungo termine migliorano del +9,6%.

Anche i Privati contribuiscono alla crescita con un incremento del +13,1%, segno che il noleggio a lungo termine sta conquistando una fetta sempre più ampia di clientela anche fuori dal perimetro aziendale.

La durata media dei contratti si accorcia

Un dato trasversale a tutte le categorie riguarda la durata media dei contratti, che scende complessivamente a 20 mesi. Le aziende non automotive si attestano sui 23 mesi, i privati sui 21, mentre il noleggio a breve termine si ferma a 8 mesi. Le società di lungo termine si stabilizzano su 11 mesi, mentre dealer e costruttori si aggirano attorno ai 15 mesi.

Alimentazione: ibride e benzina avanzano, il diesel resiste

Sul fronte delle alimentazioni, lo scenario è tutt’altro che omogeneo. Il diesel resta il preferito tra le aziende non automotive (41,7%) e nel noleggio a lungo termine (39,6%). Le aziende di noleggio a breve termine optano invece per il benzina (55%), mentre i dealer e costruttori si orientano verso le elettriche (29,1%) e in parte sul benzina(28,9%).

privati sembrano invece privilegiare le auto ibride, che rappresentano il 29,3% delle loro scelte. Un segnale chiaro della crescente sensibilità verso le alimentazioni a minore impatto ambientale.

I segmenti preferiti: SUV in testa

Non è una sorpresa che i SUV segmento C si confermino al vertice delle preferenze, con una quota del 27,8% sul totale. In particolare, piacciono ai privati (30,7%), alle aziende non automotive (29,1%) e al noleggio a lungo termine (25,7%). Seguono i SUV del segmento B con il 20%, apprezzati soprattutto dalle aziende di noleggio a breve termine (39,5%) e dai dealer (28%).

Tra le berline, spiccano quelle del segmento B (9,8%), mentre le station wagon resistono con il 10,2%, grazie all’adozione da parte delle aziende non automotive (12,8%).

Il nord guida il mercato, il sud spinge sui privati

La Lombardia resta la regina assoluta per numero di contratti, con una quota del 29,3%, seguita da Lazio (15,8%) e Trentino-Alto Adige (10,8%). Buoni risultati anche per Emilia-Romagna (7,4%), Piemonte (6,8%) e Campania(6,4%).

Interessante il dato sulle regioni dove i privati incidono di più: in Calabria rappresentano il 37,7%, in Molise il 35,9% e in Sicilia il 32,1%. Il Trentino-Alto Adige si distingue anche per l’altissima presenza di aziende di noleggio a breve termine, che detengono ben il 79,4% dei contratti, seguito dalla Sardegna con il 62,1%.

Contratti su auto immatricolate nel 2024: chi domina?

Infine, l’analisi dei contratti relativi a vetture immatricolate nel 2024 mostra un volume complessivo di 351.448 unità. Anche in questo caso, le aziende non automotive dominano con il 63,4%, seguite dal noleggio a breve termine(16,4%) e dai privati (13,2%).

Sul fronte dell’alimentazione, spiccano le ibride (36,6%), seguite dal diesel (28,4%) e dal benzina (22,0%). Le elettriche pure (BEV) si fermano al 4,9%, mentre le plug-in toccano il 7,3%.

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