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Musica in gravidanza: un aiuto per lo sviluppo del cervello e delle abilità linguistiche del feto

Dr Marco Grassi, ginecologo presso l'ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno
Dr Marco Grassi, ginecologo presso l'ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno
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Ascoltare musica durante la gravidanza non è solo un piacere per la madre, ma rappresenta un importante stimolo per il benessere e lo sviluppo del bambino. Diversi studi confermano che i benefici dell’esposizione prenatale alla musica si prolungano per mesi dopo la nascita.

La musica come stimolo per lo sviluppo cerebrale del feto

Durante la gravidanza, l’esposizione prenatale alla musica stimola il cervello del bambino, migliorando la sua reattività ai suoni. Secondo lo studio Prenatal Music Exposure Induces Long-Term Neural Effects, questi cambiamenti sono duraturi e non richiedono ulteriori stimoli sonori dopo la nascita.

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Al contrario, rumori intensi e ambienti rumorosi possono danneggiare lo sviluppo neurologico del feto. La musica, in particolare, favorisce lo sviluppo di capacità linguistiche e cognitive, risultando utile per neonati a rischio di disturbi come la dislessia.

I benefici emotivi per madre e bambino

Ascoltare musica genera endorfine, gli “ormoni della felicità”, che favoriscono il benessere della madre. Questo stato positivo si riflette sul bambino, che percepisce le emozioni materne durante tutta la gestazione.

“Il legame tra madre e bambino si rafforza attraverso suoni e parole, creando un ambiente sonoro che stimola serenità e comunicazione”, spiega il dottor Marco Grassi, ginecologo presso l’ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno.

La percezione dei suoni già dalla ventesima settimana

Dalla ventesima settimana, il feto sviluppa la capacità di riconoscere e rispondere ai suoni esterni, inclusa la musica. Questa interazione sonora influisce sul battito cardiaco e sui movimenti corporei del bambino, favorendo sia la crescita cerebrale sia lo sviluppo di abilità linguistiche e intelligenza emotiva.

Musica classica e ritmi equilibrati: la scelta migliore

Secondo il team di ricerca del Brainlab dell’Università di Barcellona, l’ascolto quotidiano della musica nelle ultime settimane di gravidanza migliora la codifica del linguaggio e la percezione dei suoni. La musica classica è particolarmente indicata, poiché stimola l’apprendimento precoce.

“La madre dovrebbe scegliere musiche che ama e che la rilassano, evitando ritmi troppo frenetici o volumi eccessivi, che potrebbero agitare il bambino,” conclude il dottor Grassi.

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