Home Economia Mercato Auto 2024: Numeri, Tendenze e Sfide di un Settore in Evoluzione

Mercato Auto 2024: Numeri, Tendenze e Sfide di un Settore in Evoluzione

Dalle immatricolazioni alle emissioni: perché l’Italia fatica a tenere il passo con l’Europa

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Mercato Auto in Italia nel 2024: Numeri e Confronti con il Passato

Il mercato automobilistico italiano ha chiuso il 2024 con 1,559 milioni di nuove immatricolazioni, segnando un leggero calo rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il dato più allarmante è il confronto con il 2019, con un calo del 18,7% rispetto ai livelli pre-pandemia.

Dal punto di vista economico, il fatturato del settore è rimasto stabile a 46,9 miliardi di euro, con un gettito IVA di 8,45 miliardi per l’Erario. Ma il vero problema sta nel rallentamento della transizione ecologica: l’Italia continua a restare indietro rispetto agli altri Major Markets europei, con una quota di auto ricaricabili ferma al 7,6%, contro il 28,2% del Regno Unito, il 25,4% della Francia e il 20,3% della Germania.

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Mobilità Elettrica: Perché l’Italia è il Fanalino di Coda in Europa?

Uno dei dati più preoccupanti è la scarsa diffusione delle auto elettriche e ibride plug-in. Nel 2024, le immatricolazioni di auto 100% elettriche (BEV) si sono fermate a 4,2%, mentre le plug-in hybrid (PHEV) hanno registrato un calo all’3,4%. Complessivamente, la quota di veicoli a basse emissioni si attesta al 7,6%, un valore che pone l’Italia in netto svantaggio rispetto agli altri paesi europei.

Le ragioni di questo ritardo sono molteplici:

  • Incentivi inefficaci e discontinui, che non favoriscono l’acquisto di veicoli elettrici.
  • Infrastrutture di ricarica insufficienti: l’Italia conta circa 54.000 punti di ricarica, con una media di 11 colonnine ogni 100 km di strada, contro le 125 dell’Olanda e le 22,3 della Germania.
  • Regime fiscale penalizzante per le flotte aziendali, che in altri paesi giocano un ruolo chiave nella diffusione delle auto elettriche.

Per colmare questo divario, UNRAE ha ribadito la necessità di un piano pluriennale per sostenere l’acquisto di veicoli a zero o basse emissioni, accompagnato da politiche di sviluppo per la rete di ricarica elettrica e idrogeno.

Un Parco Auto Sempre Più Vecchio: Rischi e Impatti Ambientali

Il parco auto circolante in Italia continua a crescere, con 40,57 milioni di vetture registrate nel 2024 (+1,3% rispetto al 2023). Tuttavia, la vera emergenza riguarda l’età media delle auto, che ha raggiunto 12,8 anni, ben al di sopra della media europea.

A preoccupare è la presenza ancora massiccia di auto altamente inquinanti:

  • 8,8 milioni di veicoli (21,8%) sono antecedenti alla normativa Euro 4, quindi hanno più di 19 anni.
  • Il benzina e diesel restano dominanti, rappresentando l’83% del mercato, mentre le ibride salgono al 6,8% e le GPL al 6,7%.
  • Le auto ricaricabili (EV e PHEV) rappresentano solo l’1,4% del totale.

La lentezza del ricambio del parco auto non è solo un problema ambientale, ma ha anche conseguenze sulla sicurezza stradale e sulla salute pubblica.

Cresce il Mercato dell’Usato: Due Auto Usate Vendute per Ogni Nuova

Se il mercato del nuovo fatica a riprendersi, quello dell’usato continua a crescere. Nel 2024 si sono registrati 5,4 milioni di passaggi di proprietà, con un incremento del 7,4%. Il rapporto usato/nuovo è salito a 2 a 1, un valore inferiore rispetto a quello di altri Major Markets europei, ma comunque in crescita.

L’età media delle auto usate vendute è leggermente diminuita, passando dai 10,7 anni del 2023 ai 10,6 anni del 2024, segnale di un ricambio seppur lento nel mercato dell’usato.

Veicoli Commerciali, Industriali e Autobus: Trend e Previsioni per il 2025

Anche gli altri segmenti del mercato automotive mostrano andamenti contrastanti:

  • Veicoli commerciali leggeri: crescita dell’1,1% nel 2024, ma con un calo previsto del 6,9% nel 2025.
  • Veicoli industriali: lieve calo dello 0,8%, con una contrazione più marcata attesa per il 2025 (-16,5%).
  • Rimorchi e semirimorchi: forte flessione del 13,6% nel 2024, con un ulteriore calo del 14% previsto per il 2025.
  • Autobus: crescita del 29%, grazie agli investimenti del PNRR, con prospettive di stabilità per il 2025.

Conclusioni: Un Settore da Rilanciare tra Transizione Ecologica e Sfide Economiche

Il mercato automobilistico italiano si trova a un bivio: da un lato, la necessità di accelerare la transizione ecologica, dall’altro, le sfide legate a una domanda ancora debole e a un parco auto sempre più vecchio.

Senza incentivi mirati, una rete di ricarica più capillare e una riforma fiscale per le flotte aziendali, l’Italia rischia di restare indietro rispetto agli altri Major Markets europei. Il 2025 sarà un anno cruciale per capire se il settore potrà finalmente imboccare la strada del rinnovamento o se continuerà a scontare i ritardi accumulati negli ultimi anni.

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