Perché puntare sui mercati emergenti
I mercati emergenti offrono opportunità uniche grazie a driver secolari e ciclici che ne favoriscono la crescita. Secondo Ygal Sebban, Investment Director presso GAM, la chiave risiede nella demografia e nelle riforme strutturali.
La popolazione giovane, l’urbanizzazione, l’espansione della classe media e una maggiore partecipazione femminile al lavoro sono i fattori trainanti. Entro il 2050, solo il 15% della popolazione nei mercati emergenti avrà più di 65 anni, contro il 28% dei Paesi sviluppati. Questi elementi sosterranno i consumi e, di conseguenza, la crescita economica.
Anche i programmi di riforma, come quelli pensionistici, offrono uno slancio ulteriore ai mercati finanziari di queste regioni, creando un differenziale di crescita rispetto alle economie avanzate.
Le opportunità in Cina
Tra i mercati emergenti, la Cina si distingue grazie a recenti misure economiche coordinate. Tra queste troviamo:
- Riduzioni dei tassi di interesse.
- Politiche fiscali espansive con emissione di obbligazioni.
- Sostegno al mercato immobiliare attraverso tassi ipotecari più bassi.
- Swap di 800 miliardi di RMB per istituti che acquistano azioni.
Questi interventi mirano a stabilizzare il mercato azionario e a stimolare la crescita. Secondo le stime, tali misure potrebbero aggiungere 40 punti base al PIL, rendendo realistico il raggiungimento dell’obiettivo di crescita del 5% per il 2024.
Temi chiave per gli investitori
Il settore dei consumi discrezionali in Cina rappresenta una priorità strategica. Attualmente, i consumi familiari contribuiscono solo al 38% del PIL cinese, un livello ben inferiore rispetto agli Stati Uniti (70%) o alla Germania (50%). Tuttavia, si prevede che questa percentuale aumenterà nei prossimi anni.
Tra le opportunità più promettenti si segnalano:
- Aziende legate ai viaggi, che beneficiano di tendenze positive e valutazioni interessanti.
- Società del settore internet, comprese piattaforme e-commerc
Outlook per i mercati emergenti
Secondo l’analisi di GAM, i mercati emergenti sono sottovalutati. Il rapporto P/E a 12 mesi è di 12,6 volte, ben al di sotto del 21,2 dell’S&P 500, rendendo questi mercati un’opzione interessante.
I temi chiave includono:
- Offshoring e nearshoring in Vietnam e Thailandia, con focus su banche e immobili industriali.
- Sviluppo di tecnologie avanzate e intelligenza artificiale in Asia.
- Settore dei consumi in tutta l’area asiatica, con un occhio particolare alle azioni cinesi, attualmente scambiate a valutazioni vantaggiose.
Nonostante il rischio di volatilità legato a potenziali dazi commerciali, gli stimoli economici in Cina dovrebbero compensare eventuali impatti negativi, offrendo punti d’ingresso favorevoli agli investitori.
Conclusione
I mercati emergenti rappresentano un’opportunità unica per diversificare e valorizzare i portafogli d’investimento. La crescita demografica, le riforme economiche e le politiche di stimolo garantiscono solide basi per uno sviluppo a lungo termine.
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