Home Italia Politica Matteo Renzi al Senato: “cambio radicale”. Stasera il voto di fiducia

Matteo Renzi al Senato: “cambio radicale”. Stasera il voto di fiducia

Matteo Renzi
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Matteo Renzi, presidente del consiglio incaricato, ha terminato da poco il suo discorso programmatico al Senato. Un discorso intenso, volto a cambiare le sorti del nostro Paese, “occorre un cambio radicale, non perché ce lo chiede l’Europa – come ha lui stesso sottolineato – ma per l’Italia stessa, per riportare il nostro Paese ad essere appetibile anche agli investitori stranieri e non rimanendo relegati alla figura dell’Italia come quella di un paese che deve attrarre solo per il turismo”.

Matteo Renzi ha iniziato il suo discorso programmatico parlando dello stato delle nostre scuole (che urgono di interventi di manutenzione, bloccati il più delle vote dal patto di stabilità imposto ai Comuni), dell’importanza di rivalutare gli insegnanti perché è dall’educazione e dal valore della sua cultura che un paese può ripartire.

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Il Presidente incaricato, si è rivolto ai senatori e alle senatrici chiedendogli di confrontarsi con le realtà concrete di tutti i giorni che i padri di famiglia stanno affrontando a causa del perdurare della crisi. Tra gli interventi che intende realizzare in tempi stretti, primo fra tutti c’è lo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione, attreverso una diversificazioni degli interventi della Cassa Depositi e Prestiti; la riforma della giustizia, quella del fisco, e non per ultima la riforma elettorale, partendo dall’Italicum onde evitare vecchi problemi fin troppo noti.

Renzi, nel caso in cui come spera otterrà la fiducia del Parlamento, rivolge un accorato appello ai senatori affinché si velocizzino i lavori delle aule parlamentari per evitare il 25 maggio prossimo di andare a votare per l’elezione dei presidenti delle Province. Oltre ad un inutile dispendio di denaro pubblico, nel caso in cui si andasse a votare potrebbero emergere in merito non pochi problemi di legittimità. Tra poco al Senato riprenderà la seduta con gli interventi dei capigruppo dei vari partiti politici. Alle 20 ci sarà la replica del presidente del consiglio incaricato, Matteo Renzi e, successivamente, si procederà alla votazione nominale con appello.

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