Marzabotto, 81 anni dopo: il richiamo di Mattarella alla memoria e alla pace

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

Dal sangue innocente di Monte Sole sono nate la Costituzione italiana e l’idea di Europa

Il significato di Marzabotto per l’Italia

Nel suo messaggio per l’81° anniversario della strage di Marzabotto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato come a Monte Sole la ferocia nazista abbia raggiunto il culmine, trasformando la guerra in sterminio indiscriminato.
Proprio lì, secondo Mattarella, affondano le radici della Repubblica italiana e del progetto di una nuova Europa, fondata su democrazia e pace.

Libertà e sacrificio: un legame indissolubile

Mattarella ha ribadito che la libertà conquistata e il riscatto del popolo italiano non potranno mai essere separati dal sacrificio delle vittime innocenti: donne, uomini, bambini e anziani, sterminati senza pietà nel cuore del Paese.

Il dovere del ricordo

Per il Capo dello Stato, ricordare è un dovere:

  • È un seme di umanità che custodisce i valori fondativi della comunità.
  • È una spinta all’impegno affinché non accada mai più che la logica del dominio annienti i diritti umani.

Lezione di storia e responsabilità civile

“La storia insegna – ha detto Mattarella – e un popolo deve esserne costruttore”.
Difendere la libertà e l’indipendenza significa farlo sempre, con coerenza e senza opportunismi.

L’eccidio più spaventoso

Durante l’occupazione nazista, l’Italia conobbe stragi efferate di civili. Quella di Marzabotto e Monte Sole resta la più terribile, simbolizzata dall’altare della chiesa di Casaglia, luogo profanato da un’atrocità senza precedenti.

Memoria e riconciliazione

Mattarella ha infine ricordato l’incontro con il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier dello scorso anno come esempio di una memoria che diventa percorso comune: dalla riconciliazione all’impegno condiviso dell’Europa nel mondo.