Il nuovo contributo fiscale previsto dalla manovra del governo italiano punta a generare un gettito di oltre mezzo miliardo di euro dal settore bancario. La modifica, inserita come emendamento al disegno di legge di bilancio, riduce la quota di deducibilità fiscale delle svalutazioni e perdite su crediti delle banche, passando dall’80% al 54%. Questo intervento porterà un maggiore incasso per lo Stato pari a 510 milioni di euro.
Complessivamente, il contributo richiesto alle banche salirà a 1 miliardo e 205 milioni di euro per il 2025, secondo le stime del Centro studi di Unimpresa. L’obiettivo di questa misura è finanziare un’Ires premiale destinata alle imprese che reinvestono i loro utili in progetti di sviluppo, sostenibilità e innovazione.
Imprese premiate per la crescita sostenibile
Unimpresa accoglie positivamente la scelta del governo di incentivare le imprese virtuose attraverso un sistema fiscale che premia chi punta sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità. Secondo il consigliere nazionale di Unimpresa, Manlio La Duca, questa misura rappresenta un passo importante per valorizzare il tessuto produttivo italiano, favorendo soprattutto le piccole e medie imprese, che costituiscono il cuore dell’economia del Paese.
La decisione di aumentare il contributo fiscale delle banche, che negli ultimi anni hanno beneficiato dei tassi di interesse elevati, viene vista come un atto di responsabilità ed equilibrio. Questa redistribuzione consentirà di sostenere il sistema produttivo senza compromettere il ruolo strategico del settore bancario.
Verso una strategia fiscale più ampia
Unimpresa sottolinea l’importanza di un dialogo continuo tra governo e parti sociali per ottimizzare l’applicazione di queste misure. L’auspicio è che questa norma possa rappresentare solo l’inizio di una strategia fiscale più ampia, volta a ridurre la pressione fiscale sulle imprese e a stimolare la crescita economica di lungo periodo.