Home Italia L’operazione contro il gruppo suprematista WERWOLF DIVISION: dettagli sull’inchiesta

L’operazione contro il gruppo suprematista WERWOLF DIVISION: dettagli sull’inchiesta

La Polizia di Stato ha eseguito 12 misure cautelari in carcere e 25 perquisizioni in tutta Italia per contrastare un'organizzazione neonazista

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Un’operazione nazionale contro il terrorismo suprematista

La Polizia di Stato, sotto la direzione delle Direzioni Distrettuali Antiterrorismo di Bologna e Napoli e il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ha condotto nella giornata di ieri una vasta operazione che ha portato all’arresto di 12 membri del gruppo neonazista WERWOLF DIVISION. L’inchiesta, che ha coinvolto 25 perquisizioni in 16 province italiane, ha svelato l’attività di una rete estremista che promuoveva l’odio razziale, religioso ed etnico.

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Obiettivi e struttura del gruppo estremista

Il gruppo, attivo su Telegram e denominato inizialmente Werwolf Division, è stato successivamente rinominato Divisione Nuova Alba. Seguendo ideali suprematisti e accelerazionisti, l’organizzazione mirava al sovvertimento dello stato democratico per istituire un regime autoritario basato sulla “razza ariana”. Tra le accuse figurano la pianificazione di atti violenti contro esponenti istituzionali di alto livello e la detenzione illegale di armi.

Le indagini: una rete di connessioni estremiste

Le indagini, durate oltre due anni, hanno ricostruito la struttura gerarchica del gruppo, i cui membri si distinguevano per ruoli specifici come “Comandante”, “Editore” e “Istruttore”. I vertici del gruppo avevano contatti con un’altra associazione sovversiva, l’Ordine di Hagal, disarticolata nel 2022. Attraverso incontri, propaganda su Telegram e attività sul territorio, il gruppo reclutava nuovi membri e diffondeva materiale ideologico, tra cui volantini dal contenuto allarmante.

L’eredità storica e simbolica di Werwolf Division

Il nome del gruppo richiama le omonime divisioni naziste create durante la Seconda Guerra Mondiale per compiere atti di guerriglia contro gli Alleati. Questa simbologia è stata utilizzata per alimentare la propaganda e rafforzare l’identità del movimento. Le autorità hanno trovato prove di un volantino definito “esplosivo” dai membri stessi, contenente citazioni estremiste e simboli nazisti come il sole nero, accompagnato da minacce implicite contro il sistema democratico.

Un’azione decisiva contro l’estremismo

Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro il terrorismo interno e il neonazismo. Grazie al lavoro congiunto di DIGOS, Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e altri enti investigativi, è stata smantellata una rete che rappresentava un pericolo per la sicurezza pubblica e i valori democratici.

Il tuo parere è importante!

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