Sotto tiro la residenza da 2 milioni di sterline: la polizia indaga tra vandalismo e minacce politiche
La casa di Keir Starmer in fiamme: scatta l’indagine della polizia
Un incendio è scoppiato nella casa privata del primo ministro britannico Keir Starmer, leader del Partito Laburista, situata in una zona residenziale di Londra. Le fiamme, divampate due notti fa, hanno provocato danni significativi alla porta d’ingresso dell’edificio, una proprietà valutata intorno ai 2 milioni di sterline.
Il premier non era presente: vive con la famiglia a Downing Street
Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Il primo ministro non risiede più in quella casa, avendo trasferito la sua famiglia nella residenza ufficiale di Downing Street. Tuttavia, la proprietà continua a essere oggetto di attenzioni, non sempre gradite.
Vandalismo o minaccia politica? Il passato della residenza fa riflettere
La polizia sta cercando di chiarire l’origine dell’incendio. Le indagini si concentrano su due ipotesi principali: un possibile atto vandalico oppure un gesto politicamente motivato. In passato, l’abitazione era già finita nel mirino di manifestanti, alimentando i sospetti su una possibile ritorsione contro il leader laburista.
Un segnale preoccupante nel clima politico britannico
L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza dei leader politici nel Regno Unito. In un periodo di forti tensioni sociali e polarizzazione, anche le abitazioni private sembrano diventare bersagli. La dinamica dell’incendio, ancora poco chiara, potrebbe rappresentare un segnale inquietante per la stabilità e la sicurezza pubblica.
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