Il mercato del lavoro in Italia registra segnali di miglioramento, ma restano alcune criticità. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, a novembre 2024 il numero degli occupati si attesta a 24 milioni e 65.000 unità, registrando un lieve calo dello 0,1% (-13.000) rispetto al mese precedente. Tuttavia, il confronto con lo stesso mese del 2023 mostra un incremento significativo dell’1,4%, pari a 328.000 posti di lavoro in più.
Il tasso di occupazione rimane stabile al 62,4%, mentre quello di disoccupazione scende al 5,7%, evidenziando un progresso rispetto al passato. Un dato meno incoraggiante riguarda la disoccupazione giovanile, che segna un aumento dell’1,4%, portandosi al 19,2%. In calo, invece, il numero di donne e di lavoratori tra i 25 e i 49 anni in cerca di occupazione (-1,6%). Il tasso di inattività si attesta al 33,7%.
Di fronte a questi numeri, Unimpresa sottolinea l’importanza di adottare misure più incisive per sostenere le pmi, il vero motore dell’economia italiana. Secondo il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, i dati dell’Istat rappresentano un segnale positivo, ma è necessario un impegno maggiore per rafforzare la crescita economica.
«Il calo della disoccupazione è senza dubbio una buona notizia – commenta Ferrara – ma le piccole e medie imprese continuano ad affrontare ostacoli significativi. Servono interventi più strutturali, come la riduzione del cuneo fiscale e incentivi agli investimenti in innovazione e digitalizzazione. Le pmi creano lavoro e valore per il Paese: per un’Italia più forte, è necessario un tessuto imprenditoriale più solido».
L’attenzione è quindi puntata sulle prossime mosse del governo, chiamato a implementare nuove misure per favorire la crescita del mercato del lavoro e garantire stabilità occupazionale.
Cosa ne pensi di questi dati? Quali soluzioni credi siano più efficaci per sostenere le pmi e ridurre la disoccupazione? Esprimi la tua opinione nei commenti!