L’inquinamento dell’aria (le polveri fini) aumenta il rischio del tumore al seno del 28%

Tumore seno
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Ecco perché così tanti casi anche in questo comprensorio

L’inquinamento dell’aria (le polveri fini) aumenta il rischio del tumore al seno del 28%. Ecco perché così tanti casi anche in questo comprensorio.

Recenti dati hanno rivelato un legame statisticamente rilevante tra l’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico da particolato fine, sia in casa che sul lavoro, e il rischio di cancro al seno. Questa scoperta è in contrasto con studi precedenti che hanno esaminato solo l’esposizione al particolato fine in casa e che hanno evidenziato un effetto minimo o inesistente sul rischio di sviluppare il cancro al seno – commenta Béatrice Fervers, responsabile del Dipartimento di prevenzione oncologica del Comprehensive Cancer Centre Léon Bérard in Francia.

Nell’indagine è stata paragonata l’esposizione all’inquinamento dell’aria, in casa e sul lavoro, di 2.419 donne affette da cancro al seno con quella di 2.984 donne sane nel periodo 1990-2011. I risultati indicano che il rischio di cancro al seno aumenta del 28% quando l’esposizione all’inquinamento da particolato fine (PM2.5) aumenta di 10 µg/m3 – un aumento analogo alla differenza tipica tra l’inquinamento da particolato fine nelle aree rurali e urbane in Europa. Sono stati osservati anche piccoli incrementi nel rischio di questo tipo di cancro nelle donne esposte a livelli alti di inquinamento atmosferico da particelle più grosse (PM10 e biossido di azoto). Gli autori hanno intenzione di esaminare le implicazioni dell’esposizione all’inquinamento atmosferico durante il tragitto casa-lavoro per ottenere una visione più completa degli effetti sul rischio di cancro al seno.

Secondo il professore Charles Swanton del Francis Crick Institute di Londra, Regno Unito, i risultati sono molto significativi. Swanton è l’autore di uno studio che suggerisce come le particelle PM2.5 possano innescare il cancro ai polmoni nei non fumatori, presentato all’Esmo l’anno scorso. “Questo particolato fine può penetrare in profondità nei polmoni e entrare nel flusso sanguigno, da cui può essere assorbito nel seno e in altri tessuti. Ci sono già prove che gli inquinanti atmosferici possono alterare la struttura del seno”, spiega.

È fondamentale verificare se le cellule del tessuto mammaro con mutazioni preesistenti possono stimolare e favorire l’insorgenza del tumore, possibilmente attraverso processi infiammatori, come analizzato nei non fumatori affetti da cancro al polmone.

Le connessioni tra l’esposizione alle particelle Pm2.5 e il cancro sono ormai solidamente sostenute da evidenze epidemiologiche e biologiche. Ci sono valide ragioni cliniche ed economiche per diminuire l’inquinamento, come misura preventiva contro il cancro, come ha evidenziato il professor Jean-Yves Blay, responsabile della gestione delle politiche pubbliche dell’Esmo.

Adnkronos, 19/10/2023.


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