In Lombardia le bambole di pezza, realizzate a mano dal dopoguerra, vengono chiamate “pigotte” e con loro hanno giocato generazioni di bambine e bambini. L’Unicef, dal 1999, utilizza queste bambole, realizzate dai nonni, genitori e figli, in casa, a scuola e nelle associazioni, simbolo di gioia e serenità, per ottenere fondi a sostegno delle vite dei bambini nei paesi in via di sviluppo. Il periodo principale della vendita della Pigotta è il Natale, proprio per il particolare clima di unione che si vive durante tale festività.
Con una donazione minima di 20€, tutti possono adottare una Pigotta e sostenere l’Unicef e i suoi programmi salvavita dell’Africa centrale e occidentale. Ogni bambola apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato “Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”.
Le Pigotte dell’Unicef dal 6 dicembre, per tutto il periodo natalizio, sono in vendita anche a Bari grazie all’impegno di tanti volontari che dedicano il loro tempo e si impegnano a favore dei bambini in difficoltà. I banchetti saranno allestiti presso via Sparano, nelle vicinanze della chiesa San Ferdinando e in Piazza Cesare Battisti, dalle ore 9 alle 13 e dalle 16:30 alle 20:30.
“La pigotta ha una duplice valenza – ha spiegato Silvana Calaprice, Presidente neo vicepresidente Unicef Italia – di creare un prodotto la cui vendita potrà permettere di acquistare i farmaci relativi alle vaccinazioni per abbattere le malattie esantematiche e di cambiamento culturale, quindi di riflessività con le persone che le realizzano, che possono essere anziani, bambini, genitori, ecc e li portano a riflettere sul significato dei diritti all’infanzia e sul qual è il senso del lavoro che svolgono, stando in rete tra di loro in un momento d’incontro. La città di Bari risponde da sempre con molto entusiasmo a questa iniziativa”.
Professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Silvana Calaprice, precedentemente presidente Unicef Puglia, è stata da poco nominata vicepresidente nazionale dell’Unicef.
“Ho appreso questa nomina con molta felicità e allo stesso tempo con molta responsabilità perché voglio dare un nuovo vigore soprattutto all’ambito dell’advocacy, quindi implementare tutto un discorso riferito alla cultura e sul valore dei diritti all’infanzia”.
Comitato Unicef Bari
Le pigotte Unicef a Bari per il Natale
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