Home Salute Le nuove frontiere dell’oftalmologia: intelligenza artificiale e oculomica al FLORetina ICOOR

Le nuove frontiere dell’oftalmologia: intelligenza artificiale e oculomica al FLORetina ICOOR

Stanislao Rizzo, luminare di oftalmologia, apre a Firenze il 12° Congresso Internazionale FLORetina ICOOR per discutere di diagnosi innovative e prevenzione.

Prof. Stanislao Rizzo
Prof. Stanislao Rizzo
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A Firenze, dal 5 all’8 dicembre 2024, si tiene il 12° Congresso Internazionale FLORetina ICOOR, presieduto dal Prof. Stanislao Rizzo, eccellenza italiana nel campo dell’oftalmologia. Al centro del dibattito, le potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) applicata all’oculomica, un’innovativa disciplina che, grazie alle tecniche di imaging avanzato, utilizza l’occhio come specchio della salute generale dell’organismo.

La retina: uno specchio della salute

Grazie all’integrazione di IA e imaging, la retina non è più solo un organo sensoriale ma una finestra sulle condizioni sistemiche dell’organismo. Studi recenti hanno dimostrato che è possibile identificare, con anni di anticipo, segni di patologie come diabete, Alzheimer, ictus e malattie cardiovascolari.

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Questa tecnica innovativa consente di determinare persino l’età biologica, rivelando la vulnerabilità del paziente a patologie legate all’invecchiamento. Secondo una review pubblicata su Ophthalmology and Therapy, l’utilizzo dell’IA per analizzare le immagini retiniche apre nuove prospettive per diagnosi rapide, economiche e non invasive.

Le applicazioni cliniche: diagnosi precoci e prevenzione

“L’analisi della retina consente di prevedere i rischi di eventi cardiovascolari, diabete e malattie neurodegenerative grazie all’IA e al deep learning,” spiega il Prof. Rizzo. Uno studio pubblicato su Nature Biomedical Engineering ha dimostrato che algoritmi avanzati possono analizzare immagini oculari per prevedere con precisione fattori di rischio, come ipertensione arteriosa o aterosclerosi, raggiungendo un’accuratezza del 70%.

La stessa tecnologia è stata utilizzata per studiare alterazioni microscopiche associate a patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer, tramite tecniche come l’angiografia OCT e la fotografia ultra-widefield.

Un approccio rivoluzionario per la medicina personalizzata

I risultati ottenuti sono solo l’inizio di una rivoluzione nel campo della medicina di precisione. La combinazione di IA e imaging oculare offre opportunità uniche per il monitoraggio personalizzato, migliorando la prevenzione e l’efficacia degli interventi.

“Sebbene siano necessari ulteriori studi, l’oculomica si afferma come una disciplina cardine per affrontare le sfide future della medicina,” sottolinea il Prof. Francesco Faraldi.

Conclusioni

Il congresso FLORetina ICOOR dimostra che la retina può essere una chiave per diagnosticare precocemente e monitorare patologie sistemiche. Le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale aprono prospettive di diagnosi sempre più precise e accessibili.

E tu, cosa ne pensi di queste innovazioni nella diagnosi e nella prevenzione? Condividi la tua opinione nel form qui sotto!

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