Le dichiarazioni di Longobardi su Landini e la Cgil
Il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, ha espresso forti critiche nei confronti del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, accusandolo di promuovere un clima di contrapposizione sociale dannoso per il Paese. “Le recenti dichiarazioni e azioni del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, non possono che destare preoccupazione per il clima di scontro sociale che rischiano di alimentare”, ha dichiarato Longobardi.
Uno sciopero generale controverso
Lo sciopero generale indetto contro la manovra di bilancio è visto come un gesto legittimo in democrazia, ma secondo Longobardi, l’accompagnamento di toni accesi e provocatori sfiora l’istigazione alla rivolta. “Questo non è solo irresponsabile, ma mina la fiducia nel dialogo come pilastro della convivenza civile e democratica.”
Imprese non come nemici, ma motore dell’occupazione
Longobardi sottolinea come la narrativa di Landini danneggi la percezione del rapporto tra imprese e lavoratori. “Le imprese, soprattutto le piccole e medie, sono il motore dell’occupazione, non il nemico. Colpire il governo significa colpire anche lavoratori e imprenditori già gravati da una pressione fiscale insostenibile.”
Il tradimento del dialogo
Il riferimento di Landini a una “resistenza” è interpretato come un abbandono del campo della mediazione. “Questa retorica ideologica non offre soluzioni, ma esaspera le tensioni. È un tradimento del mandato di leader sindacale.”
Il ruolo delle istituzioni e il bisogno di unità
Longobardi critica anche il silenzio delle istituzioni e della magistratura su questo clima di incitamento. “La democrazia richiede non solo libertà di espressione, ma anche rispetto delle regole e delle istituzioni.”
“Il futuro si costruisce con il dialogo, non con le divisioni”, conclude Longobardi, lanciando un appello affinché il sindacato torni a essere un alleato per il progresso.