Decisione della Fed: taglio ai tassi e prospettive future
La Federal Reserve ha recentemente ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, in una decisione unanime attesa dagli analisti. Dalle parole di Jerome Powell, presidente della Fed, emerge soddisfazione per l’andamento economico e la stabilità dell’inflazione. È molto probabile che a dicembre verrà attuato un ulteriore taglio di 25 punti base.
Ritorno alla neutralità: il nuovo approccio della Fed
Dopo dicembre, i tagli potrebbero non avvenire più a cadenza mensile, ma in modo trimestrale. L’obiettivo della Fed è riportare la politica monetaria verso la neutralità, seguendo un ritmo di riduzione dei tassi che si adatti all’evoluzione dei dati economici. Il percorso di riduzione dei tassi, quindi, non sarà più mensile, ma dipenderà dall’andamento generale di attività economica e prezzi.
L’impatto delle elezioni americane e la posizione di Powell
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti non modificheranno il piano di riduzione dei tassi. La Fed interverrà solo in risposta a politiche specifiche, se e quando queste saranno approvate. Inoltre, Powell ha chiarito di non avere intenzione di dimettersi, anche nel caso in cui il presidente Trump lo chiedesse.
Inflazione e politica accomodante: i rischi di un approccio ritardato
Powell ha evidenziato come, in passato, una politica fiscale accomodante abbia favorito il controllo dell’inflazione. Tuttavia, un eccessivo ritardo nella risposta potrebbe risultare in una politica monetaria troppo espansiva. La Fed potrebbe trovarsi con tassi troppo bassi, favorendo sì la crescita e gli asset rischiosi, ma rischiando di perdere il controllo sull’inflazione.
Focus sul rendimento dei Treasury a 10 anni
Un altro elemento monitorato con attenzione è il rendimento dei Treasury a 10 anni, che sta aumentando in seguito alle aspettative di crescita. Powell interpreta questo fenomeno come un segnale di stabilità economica, ma sarà pronto ad agire in caso di rischi per il mandato di piena occupazione. Solo un incremento sostenuto delle aspettative d’inflazione potrebbe portare la Fed a rivedere la sua politica.
Conclusioni: il futuro della presidenza della Fed
Infine, Powell ha espresso l’intenzione di completare il proprio mandato fino al 2026, garantendo stabilità nella gestione della politica monetaria. La futura nomina alla presidenza, che sarà effettuata nel 2026, potrebbe influire sull’orientamento della Fed e sui premi al rischio legati ai titoli del Tesoro statunitensi.