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La dieta che funziona davvero? Quella in cui si mangia ciò che più piace

La dott.ssa Chiara Manzi
La dott.ssa Chiara Manzi
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Troppe rinunce, monotonia e poco gusto sono i motivi per cui le diete vengono abbandonate. La soluzione arriva dalla dott.ssa Chiara Manzi e dal Metodo Scientifico Cucina Evolution, per stare in forma con carbonara, burro e tiramisù

L’estate è la stagione delle diete (spesso super last minute!). L’ansia da prova costume, ma anche il solo scoprirsi di più, spinge migliaia di donne e uomini a tentare di buttare giù nel minor tempo possibile quei chili di troppo. Purtroppo, però, la maggior parte delle diete ci fanno rinunciare ai piatti più amati (pizza, fritti, dolci)e pertanto una volta finita la dieta ci si rituffa nel cibo che fa ingrassare.

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Troppe rinunce a tavola, che spesso ci privano delle cose che più amiamo, la monotonia dei cibi proposti e il poco gusto che ha la maggior parte dei piatti ipocalorici rende impossibile mantenere quei regimi alimentari troppo a lungo, con l’effetto di lasciare la persona affamata e bramosa di tornare a mangiare qualcosa di buono.

Più le diete sono prive di gusto ed eccessivamente restrittive, più chi le fa tenderà a mangiare di più una volta interrotte, riprendendo velocemente tutti i chili persi. – Spiega la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista ideatrice del Metodo Scientifico Cucina Evolution, evoluzione della Dieta Mediterranea – La dieta che funziona è quella che ci fa dimagrire mangiando quello che ci piace. L’Italia è la patria della buona cucina, abbiamo migliaia di prodotti DOP e DOCG invidiati in tutto il mondo, e non è certo semplice resistere alla tentazione. Per restare o tornare in forma, bisogna bandire il concetto di dieta vista come restrizione e privazione. Anziché cambiare il modo di mangiare dobbiamo cambiare il modo di cucinare! Il Metodo Scientifico Cucina Evolution, insegna a cucinare i piatti iconici della tradizione Made in Italy come carbonara, pizza, fritti e tiramisù con più gusto e meno calorie, e ovviamente utilizzando gli ingredienti della tradizione”.

La dottoressa spiega che è importante dosare bene gli ingredienti, abbinarli correttamente, e scegliere il giusto metodo di cottura. Caffè con brioche? Sì, se realizzata con meno zucchero e più fibra di una mela e dorata senza formare acrilammide, il potente cancerogeno che si produce quando i cereali scuriscono durante la cottura.  Molti scelgono le farine integrali per le brioches sane, ma pochi sanno che la farina integrale è più incline alla formazione di acrilammide. Il Metodo Scientifico Cucina Evolution arricchisce i dolci di fibre prebiotiche che non producono questa sostanza tossica.

Anche pane e burro, tra le merende più amate, è concesso, purché si utilizzi la crema di burro Evolution, preparata attraverso un particolare processo, che lo porta ad avere quasi 4 volte meno grassi rispetto al burro tradizionale e meno grassi saturi dell’olio di oliva extravergine (14%).

Un altro tema molto discusso è legato al consumo di uova. La dottoressa sottolinea che non sono assolutamente da bandire. “Due uova hanno meno grassi di una piccola ricottina da 100 gr e soprattutto il quantitativo di grassi saturi è nettamente minore. Smentiamo che le uova facciano male, contengono la lecitina in grado di entrare in competizione con l’assorbimento intestinale di colesterolo. Anche la carbonara può essere un piatto salutare, senza rinunciare a nessuno degli ingredienti della tradizione, con il Metodo Scientifico Cucina Evolution”.

Preparandola con pasta, guanciale, pecorino e tuorlo, possiamo ottenere una carbonara che abbia meno calorie di un 100 g di riso in bianco utilizzando determinate accortezze. Sì, anche al mascarpone montato con inulina excellence, per tagliare le calorie del tiramisù Evolution, che, mantenendo il sapore tradizionale, ha le stesse calorie di uno yogurt alla frutta.

L’intervento della dottoressa Chiara Manzi che spiega il Metodo Scientifico Cucina Evolution:

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