I dati Istat segnalano un calo del 21,2% nelle esportazioni verso gli Stati Uniti
L’export italiano sotto pressione
Ad agosto, secondo i dati diffusi da Istat, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno registrato un netto calo del 21,2% rispetto allo stesso mese del 2024. Si tratta di una contrazione tra le più marcate, superata solo dal -26,1% delle vendite verso la Turchia.
La flessione non si limita al mercato americano: il dato complessivo mostra una riduzione delle esportazioni verso tutti i Paesi extra-Ue, con le sole eccezioni di Regno Unito e Svizzera.
I settori più colpiti
A incidere maggiormente sono stati i comparti dei beni durevoli (-26,3%), dei beni non durevoli (-13,2%) e dei beni strumentali (-9,4%). Questi segmenti, tradizionalmente trainanti per il made in Italy, segnalano così un indebolimento della domanda estera.
Importazioni in calo (ma non dagli USA)
Sul fronte delle importazioni, il dato è contrastante: se da un lato si registra un forte calo dagli Opec (-27,1%) e dal Regno Unito (-36,6%), dall’altro si segnala una crescita significativa degli acquisti dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti (+68,5%) e dai Paesi Asean (+13,6%).
Uno scenario globale complesso
Il quadro evidenzia le difficoltà delle imprese italiane sui mercati extra-Ue, in un contesto internazionale caratterizzato da domanda incerta, tensioni geopolitiche e dinamiche valutarie. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se si tratta di un calo congiunturale o di un segnale strutturale di ridimensionamento dell’export italiano.
