L’industria calzaturiera italiana chiude i primi nove mesi del 2024 con risultati preoccupanti: un calo del -9,2% nelle esportazioni e una riduzione del fatturato del -9,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Secondo il report del Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici, il settore affronta una delle fasi più critiche degli ultimi anni, complice il termine dell’effetto rimbalzo post-Covid e un contesto geopolitico sfavorevole.
La Presidente di Assocalzaturifici, Giovanna Ceolini, evidenzia come l’instabilità economica internazionale, unita alle tensioni geopolitiche derivanti dal conflitto russo-ucraino e dalla crisi in Medio Oriente, abbia pesantemente influenzato il settore. “Oltre il 60% delle imprese ha registrato un calo del fatturato rispetto al 2023, con una riduzione superiore al -20% per 1 realtà su 5. In particolare, le vendite sui mercati extra-UE hanno subito una flessione del -15,3%”.
Una panoramica dei mercati e delle categorie merceologiche
Il report sottolinea una contrazione generalizzata nella domanda estera per quasi tutte le categorie di prodotto, con l’eccezione delle scarpe con tomaio in gomma, che mostrano un aumento del +8,2% in volume e del +1,3% in valore. Le calzature in pelle, rappresentative dell’eccellenza italiana, registrano invece un calo del -7,1% in quantità e del -8,2% in valore.
A livello geografico, i mercati dell’Unione Europea hanno subito perdite contenute, con un -2,6% complessivo. In controtendenza, spiccano gli incrementi registrati in Cina (+1,7%), Hong Kong (+8,7%) e negli Emirati Arabi Uniti (+26,3%), sebbene accompagnati da una riduzione moderata delle paia esportate.
La Svizzera rappresenta invece il caso più critico: il calo del -51,3% in valore e del -35,4% in quantità è legato a un cambiamento nelle strategie distributive dei brand di lusso, che ora privilegiano spedizioni dirette ai mercati finali anziché transitare dai depositi elvetici.
Impatto su imprese e occupazione
Il 2024 vede un ulteriore peggioramento nella nati-mortalità delle imprese, con la perdita di 144 calzaturifici attivi (-4%) e un calo di 2.619 occupati (-3,6%). Il ricorso alla cassa integrazione guadagni ha registrato un’impennata del +139,4%, con 26 milioni di ore autorizzate nei primi nove mesi dell’anno.
Secondo le prime stime, il fatturato complessivo del settore dovrebbe chiudere il 2024 a 13,2 miliardi di euro, segnando una riduzione di quasi 1,4 miliardi rispetto al 2023.
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