
«Abbiamo avuto modo di leggere il programma del futuro governo M5S-PD, pubblicato oggi, e lo riteniamo evidentemente semplicistico, laddove licenzia le questioni, che affliggono le forze di polizia, con parole comuni, senza addentrarsi in nessuna delle rivendicazioni e malesseri del comparto» così il Segretario Generale Giovanni Iacoi del sindacato LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) commenta il punto nr.23 del programma del futuro governo giallorosso dedicato alle forze di polizia.
«Nel programma si parla di “tutelare” e “valorizzare” il personale del comparto, senza dire nulla di più. Parole bellissime che dicono tutto e non dicono niente. Infatti, la stragrande maggioranza degli appartenenti alle forze di Polizia, oggi più di prima, prova rabbia quando pensa al riordino delle carriere approvato nel 2017 dal governo Renzi (PD) che, anziché “promuovere” e “valorizzare” il personale di Polizia, lo ha, di fatto, mortificato, tanto da richiedere modifiche e correttivi continui. Infatti nel contratto di governo precedente, in uno dei punti concordati, era stato previsto un nuovo “riordino delle carriere” che andasse a stralciare completamente l’obbrobrio partorito nel 2017 che di fatto ha favorito solo la casta dei funzionari.
Cosa pensiamo oggi? Abbiamo paura che questo governo non faccia nulla per valorizzare il personale. Anzi, qualora volesse realmente provarci, abbiamo paura che finirà (come finì nel 2017 quando danneggiò ancor di più e nuovamente il personale) creando malumori e mal di pancia che non faranno altro che sfinire mentalmente tanti operatori della sicurezza.»
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