
L’ictus e il suo impatto sulla comunicazione
Quando un ictus colpisce le aree cerebrali responsabili del linguaggio, può portare a una condizione nota come afasia, compromettendo la capacità di comprendere e produrre parole, leggere, scrivere e comunicare efficacemente. Sebbene alcuni pazienti recuperino in parte le loro capacità linguistiche, molti continuano a lottare con difficoltà comunicative a lungo termine, sperimentando isolamento e frustrazione.
Questa condizione non solo influisce sulla vita dell’individuo, ma ha anche significative ripercussioni sulle famiglie, che devono affrontare un notevole carico assistenziale. Spesso, dopo la fase acuta, il supporto riabilitativo diminuisce, lasciando i pazienti senza strumenti adeguati per migliorare la loro condizione.
La teatro-terapia: l’arte che guarisce
Negli ultimi anni, si è sviluppato un crescente interesse per l’arte-terapia come complemento alla logopedia tradizionale. Tra le varie discipline artistiche, il teatro si è rivelato particolarmente efficace nel favorire l’interazione umana e il benessere emotivo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha analizzato oltre 3.000 studi scientifici, evidenziando il potenziale dell’arte-terapia nella prevenzione, promozione della salute e nel trattamento di diverse patologie, tra cui quelle neurologiche come l’ictus.
La teatro-terapia, in particolare, utilizza l’espressione drammatica in modo strutturato per stimolare la comunicazione e migliorare il benessere psicologico. Attraverso gesti, mimica ed espressione corporea, i pazienti possono esplorare modalità alternative per esprimersi, superando le limitazioni verbali.
Benefici concreti della teatro-terapia per i sopravvissuti all’ictus
Secondo la North American Drama Therapy Association, questo approccio aiuta a ottenere cambiamenti emotivi e comportamentali, migliorando l’autostima e favorendo l’inclusione sociale. La teatro-terapia consente ai pazienti di:
- Potenziare le abilità cognitive e comunicative
- Migliorare l’interazione sociale e ridurre l’isolamento
- Recuperare ricordi ed esperienze personali attraverso la narrazione
- Aumentare fiducia in sé stessi e autoefficacia
- Alleviare stati di ansia, stress e depressione
“La teatro-terapia non solo migliora le abilità linguistiche e comunicative, ma aiuta le persone a riscoprire il proprio valore attraverso il confronto con gli altri” – afferma la Dottoressa Lucilla Vestito, logopedista e referente della teatro-terapia per A.L.I.Ce. Liguria Odv. “La possibilità di partecipare a un gruppo e condividere esperienze simili ha un impatto positivo sull’autostima, offrendo ai pazienti uno spazio per esprimere le proprie emozioni e raccontare il loro vissuto.”
Il teatro come strumento di neuroriabilitazione
Il teatro offre un ampio repertorio di strumenti espressivi che coinvolgono mente, corpo ed emozioni. Attraverso la creazione di performance teatrali, i pazienti riescono a riconnettersi con il proprio passato, rivivendo situazioni della loro vita e recuperando parte delle loro capacità comunicative.
“La teatro-terapia aiuta a migliorare la comprensione, l’autostima e l’espressione emotiva” – spiega Andrea Vianello, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv. “Favorisce l’espressione emotiva, contribuendo a ripristinare le capacità sociali e alleviando ansia e depressione.”
Una nuova opportunità per la vita
L’adozione della teatro-terapia nelle strategie riabilitative per sopravvissuti all’ictus rappresenta una risorsa fondamentale per il recupero e l’integrazione sociale. L’obiettivo è restituire ai pazienti autonomia, fiducia e strumenti comunicativi per una vita più piena e soddisfacente.
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