Il teatro come spazio di espressione inclusiva
I ritardatari, il nuovo esito performativo del laboratorio arti libere di Campo Teatrale, sarà in scena dal 28 al 30 novembre a Milano. Questo progetto di teatro integrato coinvolge ragazzi e ragazze dai 10 ai 16 anni, con e senza disabilità, in un percorso che unisce arte e inclusione. Sotto la guida della regista Francesca Merli, dell’attrice Laura Serena e di un team creativo di alto livello, i partecipanti esplorano le loro emozioni e i loro sogni, portandoli sul palco in una riflessione collettiva.
Un viaggio tra sogni, paure e speranze
Lo spettacolo rappresenta il bagaglio emotivo di ciascun giovane attore: desideri, aspirazioni e paure prendono forma in una varietà di personaggi che riflettono proiezioni future e personali. Dalla scienza all’arte, dallo sport al management, ogni storia è un invito alla scoperta e alla meraviglia. Essere “in ritardo” non è solo una diagnosi o un’etichetta, ma diventa simbolo di esclusione sociale e delle difficoltà di tenere il passo con gli standard imposti.
Accessibilità e inclusione al centro
Grazie al contributo del Municipio 3 e alla collaborazione con l’Associazione Culturale Fedora, lo spettacolo è reso accessibile attraverso la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), introduzioni con interpreti in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e sovratitoli per persone sorde. Un impegno concreto per abbattere le barriere e aprire il teatro a tutti.
Una riflessione sul potere del pensiero creativo
Lo spettacolo invita a interrogarsi sul valore del pensiero creativo come strumento per superare limiti e paure. Non esistono certezze sul destino dei ritardatari, ma c’è una possibilità: cambiare il modo di guardare il mondo, aprendosi invece di chiudersi.