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I possibili effetti di una pausa della Fed sui mercati emergenti

Anthony Kettle, Senior Portfolio Manager, RBC BlueBay
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A cura di Anthony Kettle, Senior Portfolio Manager, RBC BlueBay

L’attuale contesto di mercato suggerisce che le banche centrali hanno fatto passi da gigante nella lotta all’inflazione e che gli Stati Uniti sono prossimi a interrompere il ciclo di rialzi. I recenti commenti suggeriscono che la Federal Reserve, in una delle prossime riunioni, potrebbe optare per una pausa, in modo da lasciare il tempo necessario affinché l’impatto dei rialzi effettuati finora si propaghi nell’economia. Ciò è comprensibile se si considerano i due dati più recenti e rilevanti: quelli sui payroll e sull’indice dei prezzi al consumo americani. Mentre i dati sui payroll hanno evidenziato un mercato del lavoro ancora resistente, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un calo, con un aumento dello 0,1% su base mensile rispetto allo 0,2% previsto. Il rallentamento degli affitti e l’indebolimento della domanda dimostrano che l’aggressivo ciclo di rialzi intrapreso finora dalla Fed sta iniziando ad avere un impatto reale sulla riduzione dell’inflazione.

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Segnali incoraggianti per i mercati emergenti

Riteniamo che le implicazioni per i mercati emergenti siano sfumate. A parità di altre condizioni, questo dovrebbe creare lo scenario per una sovra-performance dei mercati emergenti e, in particolare, dei mercati locali che hanno il vantaggio aggiuntivo di rendimenti nominali elevati e di un’inflazione in calo. Nell’attuale contesto, continuiamo a ritenere che i mercati del credito siano più sensibili di quelli locali. Tuttavia, notiamo che i bassi prezzi della liquidità e i rendimenti storicamente elevati dell’universo sovrano, in particolare, costituiscono un’importante attenuazione dei timori legati all’aumento del tasso di insolvenza nei mercati globali del credito. È interessante notare che in Cina si registra una tendenza al miglioramento della crescita del credito, con un aumento dei prestiti sia alle imprese sia alle famiglie. Il miglioramento della crescita cinese dovrebbe essere uno dei temi chiave di quest’anno, poiché il dividendo della riapertura post-Covid arriverà più tardi rispetto ad altri Paesi, mentre gli Stati Uniti rallentano a causa del forte ciclo di inasprimento dei tassi.

Le prospettive dei mercati emergenti

Uno sviluppo interessante riguardo ai mercati emergenti, è che si prospetta un potenziale condono del debito per l’Ucraina. Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato l’analisi di sostenibilità del debito ucraino, ritenendo necessaria una futura ristrutturazione del debito. Data la natura estrema della situazione nel Paese, causata dall’invasione russa, riteniamo che i creditori ufficiali potrebbero unirsi agli investitori obbligazionari per coprire una parte della riduzione del debito.

Nei mercati emergenti ci sono molte opportunità e molti spunti di riflessione. Il miglioramento della crescita cinese conferisce un’inclinazione positiva ai mercati emergenti, che preferiamo esprimere attraverso posizioni lunghe in alcuni dei Paesi che hanno iniziato a salire, in particolare in America Latina, come la Colombia, dove le recenti notizie sulle riforme sono state migliori del previsto. I mercati del credito sono da considerare come un’interessante opportunità per generare alpha, visti gli elevati rendimenti offerti, ma sottolineiamo la necessità di un elevato livello di differenziazione a causa del crescente stress creditizio.

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