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Giornata Nazionale Epilessia: la SIN ribadisce importanza dei biomarkers

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Roma, 30 aprile 2015 – Nuove frontiere nella lotta a una delle malattie neurologiche più frequenti: l’epilessia. In occasione della Giornata Nazionale per l’Epilessia, domenica 3 maggio, la Società Italiana di Neurologia (SIN) ribadisce l’importanza dei ‘biomarkers’ in grado di predire l’andamento di questa patologia.

[easy_ad_inject_1]L’epilessia, riconosciuta come malattia sociale per la sua elevata incidenza, colpisce 500.000 persone solo in Italia; ogni anno si registrano nel nostro Paese 25.000 nuovi casi, principalmente tra bambini, adolescenti e over 65. Si stima che, nel mondo, da 5 a 10 persone su 1.000 siano affette da questo disturbo neurologico. Caratterizzata da attacchi improvvisi e transitori che si manifestano sotto forma di convulsioni, turbe sensoriali e cognitive, l’epilessia può presentarsi a qualunque età e per cause diverse, quali genetiche, neoplastiche, traumatiche, vascolari o infettive, sebbene la sua origine rimanga molto spesso sconosciuta e senza cause apparenti.

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“Oggi è possibile – dichiara il Prof. Umberto Aguglia, Coordinatore Gruppo di Studio Epilessie SIN, Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e Direttore del Centro Regionale Epilessie A.O. Bianchi Melacrino Morelli Reggio Calabria –conoscere le caratteristiche cliniche dell’epilessia e, in molti casi, eventuali ‘biomarkers’ – grazie a esami di laboratorio o di altro tipo, quali elettroencefalogramma o risonanza magnetica – in grado di predire, sin dalla diagnosi iniziale, l’andamento della malattia nelle sue diverse forme, da quelle più benigne a quelle che possono beneficiare solo di trattamento chirurgico. Un traguardo affascinante ed entusiasmante che – conclude il Prof. Aguglia – rappresenta uno strumento fondamentale per i pazienti e, soprattutto, per quel 25-30% delle persone che sviluppa un’epilessia farmaco-resistente”.

Sebbene andamento nel tempo e prognosi dell’epilessia siano variabili, i pazienti, se adeguatamente curati, possono condurre una vita normale, attiva e produttiva. Allo stesso modo, il binomio gravidanza ed epilessia non rappresenta più un tabù: le donne con un progetto genitoriale, se opportunamente informate e seguite da uno specialista neurologo, possono affrontare con serenità la gravidanza e concepire figli sani.

La Società Italiana di Neurologia persegue con impegno e costanza un’intensa attività di ricerca scientifica sulle malattie neurologiche correlate all’epilessia, con l’obiettivo di sviluppare strumenti diagnostici e terapeutici sempre più efficaci nell’identificazione e nella cura di questa patologia.

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