- L’ipertensione colpisce nel mondo oltre 1 miliardo di persone causando 11 milioni di decessi all’anno. Il controllo della pressione arteriosa, uno stile di vita sano e la corretta aderenza alle cure sono strumenti fondamentali per controllare questo diffuso fattore di rischio cardiovascolare, ma in Italia solo 1 paziente su 3 segue adeguatamente le terapie antipertensive
- In occasione della Giornata Mondiale contro l’ipertensione si conclude il reality calcistico “Tutti per uno – L’aderenza è un gioco di squadra”, la campagna sull’aderenza terapeutica nelle malattie cardiovascolari, promossa dal Gruppo Servier in Italia, realizzata in collaborazione con Conacuore, Fondazione Italiana per il Cuore e la Nazionale Italiana Jazzisti, con la partecipazione straordinaria di Carolina Morace
- Un impegno di lunga data, quello del Gruppo Servier in Italia sull’aderenza, che in occasione della Giornata Mondiale contro l’ipertensione è a fianco anche della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) sostenendo la campagna “Misura e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”
Roma, 17 maggio 2023. L’ipertensione colpisce oltre 1 miliardo di persone al mondo1 e rappresenta la principale causa di mortalità2, provocando oltre 11 milioni di decessi ogni anno2. In Italia ne soffre circa il 33% degli uomini e il 31% delle donne3, ma solo 1 paziente iperteso su 3 segue adeguatamente le terapie, causando un significativo aumento del rischio di eventi cardiovascolari gravi, come infarto e ictus4. Il regolare controllo della pressione arteriosa associato a uno stile di vita sano e la corretta aderenza alle cure risultano, quindi, strumenti fondamentali per tenere sotto controllo questo subdolo fattore di rischio cardiovascolare.
Proprio per diffondere questi messaggi, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa che si celebra oggi,è online l’ultimo episodio di “Tutti per uno – L’aderenza è un gioco di squadra”, il reality calcistico che mira a sensibilizzare sull’importanza della corretta aderenza terapeutica nelle patologie croniche cardiovascolari promosso dal Gruppo Servier in Italia, in collaborazione con Conacuore, Fondazione Italiana per il Cuore e la Nazionale Italiana Jazzisti, con la partecipazione straordinaria di Carolina Morace.
La campagna “Tutti per uno” ha avuto un’importante diffusione attraverso la stampa e i canali digital e social raggiungendo oltre 14 milioni di utenti potenziali.
“Siamo molto contenti dei risultati di “Tutti per uno” – commenta Emanuela Folco, Presidente Fondazione Italiana per il Cuore – che dimostrano quanto siaimportante continuare a sensibilizzare pazienti, opinione pubblica e Istituzioni sul ruolo ‘sociale’ della prevenzione primaria e secondaria per le patologie cardiovascolari, prima causa di morte e disabilità nel mondo.”
Nel corso dei 6 episodi, ‘Tutti per uno’ ha raccontato attraverso la metafora calcistica quanto il gioco di squadra sia strategico anche per una corretta aderenza terapeutica nelle malattie croniche cardiometaboliche, dove l’impegno di pazienti, caregiver, operatori sanitari, aziende farmaceutiche e Istituzioni è fondamentale affinché le cure abbiano successo.
Impegno, costanza, comunicazione efficace, fiducia e supporto: questi i temi degli episodi del reality, fondamentali nello sport così come nella gestione di malattie croniche.
“Nella cura dell’ipertensione è basilare l’aderenza terapeutica, ossia seguire le raccomandazioni del medico riguardo dosi, tempi e frequenza di assunzione del farmaco per l’intera durata del trattamento – precisa Giuseppe Marazzi, cardiologo presso l’IRCCS San Raffaele di Roma – Si è visto, infatti, che se le terapie non vengono assunte nel modo corretto risultano inefficaci. E così come avviene in una squadra di calcio, anche per una corretta aderenza alle cure nelle malattie cardiovascolari, occorre un ‘gioco di squadra’ per vincere la partita, ovvero per controllare efficacemente i fattori di rischio cardiovascolari.”
L’ipertensione è conosciuta come il “killer silenzioso” perché, nonostante spesso non manifesti segni o sintomi, può essere la causa di gravi patologie cardiovascolari, come ictus e infarto.
“La maggior parte dei pazienti non diagnosticati è costituita da lavoratori attivi, sotto i 60 anni e troppo occupati per sottoporsi ai regolari controlli della pressione sanguigna – afferma Alessandro Aiello, Specialista in Cardiologia presso l’Ospedale San Filippo Neri di Roma – Inoltre, si tratta di una patologia con un trend in continua crescita, che colpisce sempre più anche i giovani adulti che dunque devono essere sensibilizzati sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce”.
La Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa vede il Gruppo Servier in Italia impegnato non solo con “Tutti per uno” ma anche a fianco della SIIA – Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa-Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa – con la campagna nazionale “Misura e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”. L’iniziativa intende favorire una maggiore consapevolezza del rischio associato alla malattia ipertensiva, una più diffusa consuetudine al periodico monitoraggio dei valori pressori ed una maggiore aderenza dei pazienti alla terapia antipertensiva, oltre all’adozione di un corretto stile di vita.
“Su tutto il territorio nazionale, nelle piazze, nei Centri SIIA, negli ospedali e nelle Università – dichiara Claudio Ferri, già Presidente SIIA ed attuale Presidente del suo Comitato Scientifico – verranno predisposte postazioni in cui sarà possibile misurare gratuitamente la pressione arteriosa e ricevere una valutazione sullo stile di vita, la cui correttezza contribuisce in modo fondamentale al mantenimento della pressione arteriosa entro i livelli raccomandati”.
La scarsa aderenza, considerata un fattore di rischio cardiovascolare occulto, oltre ad essere associata ad una maggiore mortalità è anche causa di un aumento dei costi per il Sistema Sanitario Nazionale(2).Infatti, chi sopravvive ad un evento cardiovascolare acuto diventa un paziente cronico con notevoli ripercussioni sulla qualità della vita e sui costi economici e sociali per la collettività.
“Il nostro ‘gioco di squadra’ si concretizza collaborando con i diversi attori del mondo della salute, in particolare siamo molto orgogliosi e riconoscenti di essere partner di Associazioni di Pazienti e Società Scientifiche in progetti che favoriscono la sensibilizzazione sui fattori di rischio e sull’aderenza terapeutica nelle malattie cardiometaboliche – conclude Gilles Renacco, Presidente Gruppo Servier in Italia – Garantire salute agli oltre 1,5 milioni di pazienti che si affidano alle nostre terapie in Italia: questa è la nostra mission quotidiana.’