Milano, 9 settembre 2024 – Giorgio Possagno è stato nominato nuovo Direttore Generale di Assocalzaturifici, l’associazione di Confindustria che rappresenta oltre 500 aziende del settore calzaturiero in Italia.
Possagno, 53 anni, è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Parma e ha conseguito un master in tutela della proprietà industriale. Ha anche una specializzazione in modelli di business sostenibili presso la Ca’ Foscari Challenge School di Venezia. La sua carriera è iniziata in Pirelli, con esperienze internazionali, per poi approdare in Telecom Italia e successivamente in Veronafiere.
Un percorso professionale internazionale
Possagno ha iniziato la sua carriera presso la Pirelli, lavorando inizialmente a Milano e successivamente a San Paolo del Brasile. Nel 2002 è passato a TIM Brasil, lavorando nella sede di Rio de Janeiro.
Rientrato in Telecom Italia nel 2012, ha poi fatto il suo ingresso in Veronafiere, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale di Veronafiere Servizi S.p.A. Nel 2019 è stato nominato Amministratore Delegato di Polo Fieristico Veronese S.p.A.
Le sfide per il futuro di Assocalzaturifici
In seguito alla sua nomina, Giorgio Possagno ha espresso gratitudine verso la presidente Giovanna Ceolini e il Consiglio di Assocalzaturifici, sottolineando l’importanza del ruolo che l’associazione riveste per il settore manifatturiero italiano. Possagno si è impegnato a rafforzare il dialogo con tutte le aziende associate e a promuovere l’innovazione dei servizi offerti.
«Assumere questo ruolo in un’organizzazione che rappresenta l’eccellenza del settore calzaturiero italiano è una responsabilità importante – ha dichiarato Possagno –. Con l’aiuto di tutti gli associati, del management e dei collaboratori, affronteremo con positività le sfide che ci attendono.»
Un nuovo impegno per l’innovazione e la sostenibilità
Possagno si è impegnato a promuovere l’innovazione all’interno di Assocalzaturifici, in linea con il suo background professionale legato ai modelli di business sostenibili. Inoltre, ha posto l’accento sulla necessità di mantenere la missione di Confindustria al centro delle attività, rafforzando i legami tra i diversi distretti produttivi italiani.