Nel campo profughi di Jabalia colpita una scuola usata come rifugio. Netanyahu annuncia: “Nessuna tregua, intensificheremo l’offensiva”.
Una notte di sangue: colpita una scuola rifugio
Un raid israeliano ha colpito la scuola Fatima Bint Asad nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, causando almeno 15 morti, tra cui diversi bambini. La notizia è stata diffusa da Al Jazeera Arabic, che riferisce come l’edificio fosse usato come rifugio per civili. Tuttavia, al momento non è stato possibile verificare la notizia in modo indipendente.
Il bilancio drammatico si inserisce in una nuova fase di escalation del conflitto tra Israele e il gruppo armato Hamas, con effetti devastanti sulla popolazione civile.
Netanyahu: “Nessuna tregua anche dopo il rilascio degli ostaggi”
Poche ore dopo l’annuncio del rilascio di Edan Alexander, ostaggio israelo-americano di 18 anni, da parte di Hamas, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non intende concedere alcuna tregua né avviare uno scambio di prigionieri palestinesi.
Secondo il governo israeliano, i negoziati per la liberazione degli altri ostaggi continueranno “sotto il fuoco nemico”, confermando la volontà di intensificare i combattimenti contro Hamas.
Il rilascio di Edan Alexander e le voci su un cessate il fuoco
Secondo fonti militari israeliane riportate da diversi media in lingua ebraica, oggi dovrebbe avvenire la riconsegna di Edan Alexander presso la base di Reim, scelta come punto di arrivo. Il rilascio sarebbe previsto intorno alle 12, con l’IDF (Forze di Difesa Israeliane) informate anche di un possibile cessate il fuoco temporaneo, secondo quanto riportato da Ynet.
Fonti vicine ad Hamas, tuttavia, parlano di un rilascio senza cerimonie pubbliche. Il quadro resta quindi fluido e contraddittorio, con notizie contrastanti tra dichiarazioni ufficiali e indiscrezioni mediatiche.
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