“Non sapremo mai la verità: Stasi, Sempio e le gemelle Cappa non c’entrano nulla”
Le parole di Massimo Lovati
L’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio nel caso del delitto di Garlasco, ha rilasciato un’intervista a La Stampa che riaccende i riflettori su una vicenda mai davvero chiusa. Secondo il penalista, l’omicidio di Chiara Poggi sarebbe destinato a restare senza colpevoli, perché “non si arriverà mai alla verità”.
Lovati ribadisce con forza che Alberto Stasi, Andrea Sempio e le gemelle Cappa “non c’entrano niente con il delitto”, definendoli “personaggi in cerca d’autore”.
L’ombra di un’organizzazione criminale
Per il legale, la pista reale porterebbe altrove. Chiara Poggi sarebbe stata uccisa da una “organizzazione criminale” legata a traffici oscuri e in grado di agire con estrema violenza. Lovati parla esplicitamente di “pedofilia degli enti ecclesiastici e traffico di organi umani”, evocando quella che definisce “massoneria bianca”.
Un’accusa che sposta completamente il baricentro delle indagini, alimentando nuovi interrogativi.
Il caso Venditti e le accuse di corruzione
Nell’intervista, Lovati difende anche l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, oggi indagato per corruzione in atti giudiziari. L’avvocato sostiene che ci sia stata una “capziosità evidente” da parte della procura di Brescia, che avrebbe male interpretato un appunto trovato in possesso del padre di Sempio.
Secondo Lovati, non si trattava di 20-30mila euro, come ipotizzato dagli inquirenti, ma di 20-30 euro, il costo di una semplice copia dell’atto di archiviazione. “Una cifra ridicola – osserva – di fronte a un’accusa così grave. Venditti è un magistrato integerrimo”.
La posizione di Andrea Sempio
Lovati definisce il proprio assistito “completamente estraneo ai fatti”, coinvolto solo a causa di uno scontrino di parcheggio, dettaglio ritenuto insufficiente per sostenere l’accusa.
Secondo il legale, la procura chiederà comunque il rinvio a giudizio di Sempio, più per una questione di facciata che di sostanza. Ma alla fine, sostiene, il gup non potrà che proscioglierlo.
“Si tratterà di un atto scritto bene – prevede Lovati – che da una parte offrirà alla difesa di Stasi un appiglio per la revisione del processo, ma dall’altra consentirà al gup di chiudere definitivamente la posizione di Sempio. E così tutti potranno lavarsene le mani”.
