Formazione obbligatoria sul lavoro, ecco il nuovo accordo: più chiaro, più inclusivo, più efficace

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’aggiornamento dell’Accordo Stato-Regioni: uniformità, KPI, aggiornamenti obbligatori e più attenzione ai lavoratori

Un nuovo pilastro per la sicurezza: ecco cosa cambia davvero

È finalmente ufficiale: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 24 maggio 2025, l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 17 aprile segna una svolta decisiva nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in base all’art. 37 del D.Lgs. 81/2008.

L’Assidal, Associazione Italiana Datoriale Attività Lavorative, ha accolto con favore la notizia, definendo il provvedimento “un passo in avanti necessario e atteso da anni”.

Formazione più uniforme per tutti: lavoratori, dirigenti, datori di lavoro

Una delle innovazioni più significative è la standardizzazione della durata e dei contenuti minimi dei corsi, ora uguali per tutte le figure aziendali: dai lavoratori ai preposti, dai dirigenti ai datori di lavoro, fino ai Rspp e Aspp(responsabili e addetti del servizio prevenzione e protezione).

Un sistema che supera le versioni frammentarie del passato (2011, 2012, 2016) e semplifica le regole per chi organizza e partecipa alla formazione.

Aggiornamento obbligatorio ogni 5 anni: non basta un test

Tutte le figure dovranno ora aggiornare la propria formazione ogni cinque anni, con almeno sei ore obbligatorie.

Ma c’è di più: la valutazione dell’efficacia non avverrà più solo con test, ma anche attraverso Key performance indicator (KPI), strumenti che misurano l’apprendimento in modo più realistico e concreto.

Un altro punto chiave? L’introduzione della formazione specifica per gli spazi confinati, spesso trascurati ma altamente pericolosi.

Assidal pronta a rispondere alle nuove esigenze formative

Il presidente Giuseppe Ciarcelluto ha confermato l’impegno dell’associazione:

Ci siamo già attivati per adeguare le nostre piattaforme. Continueremo a essere Soggetto Formatore riconosciuto, garantendo alle Strutture Formative Associate la piena continuità”.

Un messaggio chiaro alle imprese: Assidal è pronta, e invita tutti gli attori del mondo del lavoro ad aggiornarsi e a cogliere l’occasione per rafforzare la cultura della prevenzione.

La sicurezza non si improvvisa: parola di Assidal

Il delegato Roberto Cappanera, incaricato dei rapporti istituzionali, sottolinea l’importanza strategica della formazione:

“La sicurezza non si improvvisa. È cruciale che i datori di lavoro siano consapevoli delle loro responsabilità e che i lavoratori stranieri comprendano appieno i contenuti formativi”.

Un richiamo forte all’inclusione, all’efficacia e alla necessità di investire nella formazione dei preposti, figure centrali nei meccanismi di prevenzione quotidiana.

Le 10 FAQ più utili sul nuovo Accordo Stato-Regioni

1. Cosa prevede il nuovo accordo sulla formazione sicurezza?
Durata e contenuti minimi uniformi, aggiornamento quinquennale, KPI per la valutazione, attenzione agli spazi confinati.

2. Da quando è in vigore?
Dal 24 maggio 2025, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

3. A chi si applica?
A lavoratori, preposti, dirigenti, datori di lavoro, Rspp e Aspp.

4. Quante ore di aggiornamento sono obbligatorie?
Almeno sei ogni cinque anni per tutte le figure aziendali.

5. Cosa sono i KPI nella formazione?
Indicatori che misurano l’efficacia dell’apprendimento, oltre ai tradizionali test.

6. Chi può erogare i corsi?
Solo soggetti formatori riconosciuti, come Assidal.

7. Che novità ci sono per i lavoratori stranieri?
Maggiore attenzione alla comprensione reale dei contenuti formativi.

8. Gli spazi confinati sono inclusi?
Sì, per la prima volta entra nella formazione obbligatoria.

9. Assidal è abilitata alla nuova formazione?
Sì, ha già adeguato le sue piattaforme.

10. Perché questo accordo è importante?
Perché unifica, semplifica e rende più efficace la prevenzione nei luoghi di lavoro.

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