Home Economia Fisco e PMI: il peso delle tasse in Italia

Fisco e PMI: il peso delle tasse in Italia

Matteo Salvini
Matteo Salvini
Pubblicità
Condividi

Una pressione fiscale insostenibile per le imprese italiane

Un sistema fiscale che soffoca le imprese

Le piccole e medie imprese italiane si trovano a fronteggiare una pressione fiscale tra le più alte d’Europa, con un carico tributario che può arrivare fino al 60% degli utili. Secondo il Centro studi di Unimpresa, nel 2023 il peso complessivo delle tasse sulle PMI è stato del 59,1% dell’utile d’impresa, un livello che frena la crescita e la competitività.

Pubblicità

L’elevata tassazione è dovuta principalmente a tre fattori:

  • Ires al 24%
  • Irap al 3,9% (ridotta solo per alcune categorie)
  • Cuneo fiscale che grava per oltre il 30% sul costo del lavoro

Questa situazione rende l’Italia il Paese con il fisco più oneroso per le piccole aziende, superando Germania (48%)Francia (50%) e Spagna (45%).

La proposta di rottamazione per le cartelle esattoriali

Di fronte a una pressione fiscale così elevata, il vicepremier Matteo Salvini ha proposto una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, un’iniziativa sostenuta da Unimpresa. L’idea è di permettere alle imprese di saldare i debiti fiscali in 120 rate senza interessi e sanzioni, restituendo così ossigeno al tessuto produttivo.

Oggi in Italia ci sono oltre 12 milioni di cartelle esattoriali che coinvolgono artigiani, commercianti e piccoli imprenditori. Molti di loro si trovano in difficoltà non per evasione fiscale, ma a causa di un sistema che spesso porta il debito iniziale a raddoppiare o triplicare per effetto di sanzioni e interessi.

Le riforme fiscali non bastano

Nel 2024 il governo ha avviato una riforma fiscale che ha ridotto le aliquote Irpef da quattro a tre, con benefici per le ditte individuali e i professionisti. Tuttavia, questa misura non ha ancora avuto un impatto strutturale sulle PMI, che continuano a subire il peso delle imposte indirette e dei contributi.

Alcuni incentivi, come il rifinanziamento del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, hanno fornito un piccolo aiuto, ma non risolvono il problema alla radice. Unimpresa chiede al governo di accompagnare la rottamazione delle cartelle con un piano di riduzione fiscale più ampio, capace di stimolare investimenti, crescita e occupazione.

Conclusione: il fisco deve cambiare per sostenere le PMI

Le PMI italiane sono la colonna portante dell’economia nazionale, ma senza interventi strutturali rischiano di soffocare sotto il peso delle tasse. La proposta di una nuova rottamazione fiscale potrebbe rappresentare un primo passo verso un sistema più equo, ma servono anche politiche di lungo termine per ridurre la pressione fiscale e rendere il mercato italiano più competitivo.

📢 Cosa ne pensi di questa proposta? Condividi la tua opinione nei commenti!

Pubblicità

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!