La strategia della Fed per il 2025: tassi in discesa ma cautela sui rischi
Il FOCM ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, confermando l’opzione di ulteriori tagli a dicembre e nel prossimo anno. Secondo Blerina Uruci, Chief US Economist di T. Rowe Price, è probabile un nuovo taglio dei tassi a dicembre, seguito da altri due nel 2025, per un tasso terminale del 4% per il limite superiore. La previsione della Uruci è leggermente più aggressiva rispetto al mercato, che stima tagli più moderati.
La Fed e i rischi legati all’inflazione e al debito
La politica monetaria attuale sembra riflettere una situazione relativamente stabile, ma Uruci mette in guardia sulla possibilità di un aumento della parte lunga della curva dei rendimenti. Questo, secondo l’economista, è legato all’inflazione e ai premi per il rischio fiscale, un tema rilevante dato l’aumento del debito federale. La Fed deve così fronteggiare la sfida di mantenere un equilibrio tra tassi di interesse bassi e un eventuale impatto negativo sui rendimenti a lungo termine.
La conferenza stampa: l’approccio di Powell alle incertezze politiche
Durante la conferenza stampa, Powell ha evidenziato un approccio basato su modelli per gestire l’incertezza legata alla politica fiscale e ai dazi. Ha chiarito che la Fed non farà previsioni senza solide basi, evitando speculazioni. Powell ha minimizzato l’effetto delle decisioni di Trump sui mandati della Fed, nonostante un contesto di politica fiscale accomodante. Questo scenario potrebbe portare la Fed a trovarsi in ritardo rispetto all’inflazione se non dovesse gestire prontamente eventuali shock.
Inflazione e rendimenti dei Treasury a 10 anni
Un punto di attenzione per la Fed è il rendimento dei Treasury a 10 anni, il cui aumento è stato attribuito alle aspettative di crescita economica piuttosto che a preoccupazioni per l’inflazione. Se le aspettative di inflazione dei consumatori dovessero aumentare, Powell potrebbe essere costretto a rivedere l’attuale interpretazione dei dati, orientandosi verso una politica monetaria ancora più accomodante.
Powell e la continuità della sua leadership fino al 2026
Powell ha confermato la volontà di portare a termine il proprio mandato, in scadenza nel maggio 2026. Nonostante l’improbabilità di un suo licenziamento, la futura nomina alla presidenza della Fed nel 2026 avrà probabilmente un orientamento accomodante, specialmente se influenzata dalle decisioni dell’amministrazione in carica. Questo potrebbe spingere i mercati a richiedere premi al rischio più elevati per i titoli di stato.