

«Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono». E’ la frase che Fabrizio Corona ha scritto ieri sul suo profilo facebook citando una celebre frase di papa Wojtyla a commento della decisione della Corte di Cassazione che ha annullato lo sconto di pena da 13 anni e due mesi a nove anni rinviando gli atti al gip di Milano che dovrà rifare i calcoli.
[easy_ad_inject_1] La sentenza della Cassazione ha sancito che: “Si annulla l’ordinanza impugnata limitatamente al riconoscimento della continuazione tra i reati distorsione e i restanti reati oggetto delle sentenze dell’8 marzo 2010 del gip del tribunale di Milano e del 7 giugno 2012 della Corte d’Appello di Milano e si rinvia per nuovo esame al gip del tribunale di Milano. Si rigetta il ricorso di Corona Fabrizio che si condanna al pagamento delle spese processuali”.
Il prossimo 11 febbraio è previsto l’affido dell’incarico per la perizia psichiatrica a un medico che verificherà se Fabrizio sta male e se le sue condizioni sono incompatibili con la permanenza in carcere. Nei giorni scorsi infatti i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano hanno accolto ieri la richiesta della difesa e dato l’ok alla perizia, cosa che apre le speranze all’uscita dal carcere per Fabrizio che potrebbe scontare il resto di pena come dovrà essere ricalcolato dal gip nella comunità di Don Mazzi.
La famiglia e i legali di Fabrizio Corona proseguono la loro battaglia.