Ex Ilva, sindacati fuori dal tavolo: “Serve chiarezza dal Governo”

Fim, Fiom e Uilm disertano l’incontro al ministero sul ricorso alla Cig straordinaria

La scelta dei sindacati

Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato che non parteciperanno all’incontro previsto oggi al ministero del Lavoro sulla Cassa integrazione straordinaria per l’ex Ilva. La decisione arriva come segnale politico: secondo i sindacati, la riunione è stata convocata “con modalità che tendono a escludere il parere dei lavoratori e dei loro rappresentanti”. Da qui la richiesta di un rinvio.

Le criticità del dossier

Il confronto arriva in un momento delicato. Sono infatti scaduti i termini del bando per l’assegnazione degli asset dell’ex Ilva, ma – ricordano i sindacati – “l’unico elemento disponibile è una nota stampa aziendale che indica dieci offerenti”. Una situazione giudicata insufficiente per affrontare con serietà il futuro del polo siderurgico.

Attesa per un confronto a Palazzo Chigi

Per Fim, Fiom e Uilm non si può continuare a discutere della Cig senza avere prima un quadro chiaro sul destino dell’azienda e dei suoi lavoratori. Per questo, i sindacati sollecitano una convocazione a Palazzo Chigi, con la presenza dei commissari straordinari, per definire “quale percorso il Governo intenda dare al gruppo ex Ilva”.

Il nodo del futuro industriale

Il caso ex Ilva resta quindi aperto e complesso: al centro non solo la continuità produttiva, ma anche le garanzie occupazionali per migliaia di dipendenti. Senza risposte certe su proprietà, investimenti e strategie industriali, il rischio, secondo i sindacati, è quello di una gestione frammentata e priva di visione.