
Un ponte tra passato e presente attraverso l’arte
L’11 febbraio 2025, alle ore 16:00, verrà inaugurata presso la Sala del Cenacolo del Complesso di Palazzo Valdina, alla Camera dei deputati, la mostra personale dell’artista piacentino Paolo Terdich, intitolata “Esodo, per non dimenticare”. L’esposizione, promossa dal Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana e curata dall’Archivio Paolo Salvati, si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, commemorando le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata.
L’arte come memoria storica
Attraverso 23 opere, Terdich esplora il dramma dell’esilio e della perdita, trasformando la pittura in uno strumento di riflessione storica e collettiva. I suoi dipinti, con figure abbozzate e atmosfere sospese tra realismo e metafisica, evocano il senso di smarrimento, dolore e speranza vissuto dagli esuli costretti ad abbandonare la propria terra. Un elemento ricorrente nella sua produzione artistica è la rappresentazione delle mani, simbolo di un’umanità in cerca di un futuro, che si aggrappa alla memoria per non perdere la propria identità.
Il valore del ricordo e della consapevolezza
Nel presentare la mostra, Lorenzo Fontana ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria storica:
“Quello delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è un capitolo complesso della nostra storia. Ricordarlo significa dare voce a chi ha sofferto e contribuire a una più ampia consapevolezza del passato. L’arte di Paolo Terdich ci guida in un viaggio emotivo, restituendo dignità a quelle storie rimaste troppo a lungo nell’ombra.”
L’esposizione non è solo un omaggio alle vittime, ma anche un monito per il futuro: solo attraverso la conoscenza e il dialogo è possibile costruire una società fondata sul rispetto e sulla dignità umana.
Uno stile evocativo tra realismo e metafisica
Le opere di Terdich offrono una lettura profonda del tema dell’esilio, con un uso sapiente della matericità e dei contrasti cromatici. Particolarmente significativa è l’opera “Il ritratto del profugo”, in cui il dettaglio del volto segnato dal dolore si staglia su uno sfondo cupo, amplificando la tensione emotiva del soggetto. L’uso della spatola e delle tonalità neutre conferisce ai dipinti un’atmosfera sospesa, che richiama il senso di isolamento e incertezza vissuto dagli esuli.
Paolo Terdich: un artista tra memoria e sperimentazione
Nato a Piacenza nel 1960, Paolo Terdich ha sviluppato nel tempo una cifra stilistica fortemente espressiva, partecipando a mostre internazionali da Parigi a New York, da Berlino alla Biennale di Venezia. Con il progetto “Ricordo delle foibe, esodo giuliano-dalmata”, avviato nel 2023, l’artista si è dedicato a una reinterpretazione di questa tragica pagina storica, sperimentando nuove forme espressive e portando il suo messaggio su scala internazionale.
Informazioni sulla mostra L’esposizione sarà visitabile dall’11 al 21 febbraio 2025, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 19:00). Il vernissage si terrà l’11 febbraio alle ore 16:00, con accesso consentito fino alle 15:45 e obbligo di giacca per i signori.
Che cosa ne pensi dell’iniziativa? Lascia un commento nel form in basso e condividi la tua opinione!