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Diventare globali con l’high yield nonostante la crisi di fiducia del settore bancario

Claudio Da Gama Rose - BlueBay
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A cura di Claudio Da Gama Rose, BlueBay Institutional Portfolio Manager, Global Leveraged Finance team, RBC BlueBay Asset Management

La volatilità indotta dalle turbolenze del settore bancario si è attenuata verso la fine di marzo e continua a farlo. I problemi che hanno portato al fallimento rispettivamente di SVB e Credit Suisse sono dipesi da fattori specifici e riteniamo che, a differenza del 2008, non ci sia motivo di temere ripercussioni più ampie sul settore bancario globale. Tuttavia, gli standard per i prestiti continueranno ad inasprirsi, portando a condizioni finanziarie più restrittive. È probabile che, nel corso dell’anno, ciò agisca da freno sull’attività economica e, al momento, ci aspettiamo una recessione relativamente lieve su entrambe le sponde dell’Atlantico.

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Banking blues

Marzo è stato un mese ricco di eventi, con oscillazioni molto importanti dei prezzi sui mercati finanziari, sia per quanto riguarda i tassi sia per quanto riguarda il credito, con la fiducia del mercato intaccata dalle corse agli sportelli sia in Europa sia negli Stati Uniti.

Nonostante ciò, il contesto operativo per le banche europee è buono come negli ultimi 15 anni e l’aumento dei tassi sta migliorando i margini di interesse netti e incrementando la redditività delle banche. Da questo punto di vista, riteniamo si possa mantenere una visione costruttiva sulle banche e sulle emissioni di debito subordinato, che offrono un valore interessante.

Intanto, Moody’s sta diventando sempre più pessimista sulle insolvenze a causa dello stress del settore bancario, dell’ulteriore inasprimento delle condizioni di prestito e dell’indebolimento dei tassi di crescita di Stati Uniti ed Europa.

Diventare globali con l’high yield

Nonostante gli spread high yield globali si siano ampliati di 47 punti base, l’enorme rally dei tassi front-end e gli effetti positivi sul reddito hanno contribuito a mantenere il rendimento del benchmark dei mercati high yield globali in territorio positivo (+0,62% a marzo). Il contesto di rendimento positivo registrato nel primo trimestre dimostra i vantaggi dell’investimento in una asset class high yield. L’high yield globale, quindi, può offrire rendimenti positivi nonostante l’aumento dello stress creditizio e l’indebolimento dei tassi di crescita. La qualità iniziale dei fondamentali e i forti fattori tecnici portano a ritenere che, quest’anno, l’asset class possa continuare a rimbalzare.

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